IL DISTRIBUTORE DI CAFFÈ ALLA STAZIONE

In stazione c’è un distributore di caffè come in tanti altri luoghi pubblici.

Ma di quelli nuovi, danno il resto, cosa non scontata e danno la possibilità di scegliere una quantità industriale di bevande.

In modo attualissimo. TOUCH.

Nei vecchi distributori potevi scegliere solo caffè espresso, caffè lungo che era uguale all’espresso, caffè macchiato, cioccolato e anche tè ( acqua calda e zucchero ).

Spesso non scendevano i cucchiaini di plastica e dovevi roteare il bicchiere per mescolare.

Talvolta non scendeva il resto, talvolta non scendeva nulla o solo il caffè senza bicchiere e tu avevi quasi l’istinto di mettere il palmo della mano per non perdere il prezioso caffettino. Prezioso?

Con i tempi moderni è però tutt’altra musica.

Possiamo scegliere cinque tipi di espresso, corto e lungo, pure con il ginseng.

Quattro tipi di cioccolata calda, pure quella bianca e quattro tipi di tè, addirittura quello verde.

Una pacchia insomma.

Sopra il distributore c’è spesso un bel televisore con dei DJ che propinano video musicali e leggono i messaggi vocali e via Whatsapp degli ascoltatori.

Rispondono a domande intelligenti: trovi il tuo lui/lei a letto con un’altra che fai? E via alla gara delle risposte più idiote al pari con l’attuale livello di cultura generale.

Passa un signore e mi chiede se ho lavoro da offrire. Io rispondodi no, sono in semplice utente in attesa della deportazione ferroviaria. Se ne va prima che finisca il discorso.

Il distributore di caffè continua ad ascoltare confidenze e chiacchiere di operai, gente comune, pendolari, gente che passa a canticchiare il motivetto musicale che passa in televisione in quel momento.

Dietro ci sono gli schiavi del supermercato a servire i frettolosi e spesso maleducati clienti.

Oggi il Kapò non c’e, meglio per loro.

Gli occhi degli umani vagano distratti e senza gioia mentre la luce dell’aurora illumina il cielo.

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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