
Nonostante ci fosse sciopero dei treni, oggi c’era il treno. Grazie a questa coerenza non ho dovuto sciperare anche io per andare a lavorare e regalare soldi allo stato.
Succede che… in treno, nonostante lo strombazzato sciopero c’era, a un paio di sedili davanti a me c’era una coppia lui&lei, secondo me non eccessivamentue assortita. Lui avrà avuto circa 47 o 49 anni, lei meno di 30. Lui vestito in tuta, barba lunga, ma non di quelle curate, stravaccato su due posti, lei graziosetta, sguardo mite da cerbiatta della porta accanto. Confesso che non ho mai creduto troppo alle favole delle cerbiatte della porta accanto o acqua e sapone come si dice in gergo. Sono sicuro che ognuna se vuole ha buone armi per combattere.
Avevo capito che non erano padre e figlia dagli sguardi complici e tenere carezze di lei sulla sua manona pelosa (un orso, davvero). Lui grugnisce di approvazione, giocherella con lo smartphone, grattata alla testa, sbuffa: devi venire con me, chi mi ama mi segua. Lei, che mentre carezzava la manona di lui, giocherellava pure con lo smartphone, bisogna fare infatti tante cose e male insieme contemporaneamente, alza brevemente lo sguardo dal display, ma non troppo, alza le spalle e sbuffa comicamente.
Ma va la, non dire cazzate, dove vuoi che vada?
Lui, che evidentemente non aveva gradito la parola “cazzate” sposta la mano di lei, si da una grattata alle chiappe e fa roteare il cell tipo rito esoterico e borbotta.
Mi sono rotto di fare la cenerentola della storia, se vuoi che ci sia un futuro tra noi devi venire da me in pianta stabile.
Lei appoggia il cell sulle ginocchia e si guarda in giro, si sente presa al laccio.
Non posso lasciare ancora casa mia, devo rimanere e poi tu non lavori. Di che dovremmo campare? Devi prima sistemare la tua vita e la storia con la tua ex compagna..e vostra figlia.
L’omone si mette le mani sulla faccia e poi si da una pacca sulla coscia.
Chi mi ama mi segua ho detto, se mi ami vieni con me, il resto non sono cavoli tuoi.
Lei si guarda in giro di nuovo, mi vede, tutto tace. La fermata successiva scendono, fine della storia. Quante storie simili ci sono in giro, involontariamente ne sono spettatore sia a causa dei miei spostamenti in treno, sia perchè nei colloqui scolastici, quando capiscono di potersi fidare, raccontano storie che credi vengano da un altra epoca, eppure…
Una breve storiella per testimoniare che tante donne, (gli uomini meno, sono vittime del CHI MI AMA MI SEGUA. Senza un po’ di carattere li seguono, non sempre con finali a lieto fine.
Cheers
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Chi mi ama mi segua è vero. Ma semplicistico. Non c’è il pezzo forte, quello vero, del Ci amiamo e troviamo una soluzione. Che magari tu segui me o io te, dipende. Non c’è il Vogliamo stare insieme e quindi esiste un compromesso. Non c’è il Ti amo. C’è solo : amami e sarai ricompensata. Non è sufficiente … non lo è
Ci piacciamo, ci amiamo e va bene così senza trovare soluzioni che poi fanno finire tutto alle ortiche o in complicazioni noiose. Il gioco sta qui
tanti anni fa prendevo anch’ioil treno per andare a lavorare, questo racconto mi ha fatto tornare indietro nel tempo. Quante piccole storie ho incrociato in quegli spostamenti. Piccole storie sospese.
Credo che quando un giorno non prenderò più un treno per andare a lavorare dirò che andare a lavorare col treno è stata una delle cose più divertenti fatte nella vita. Difficilmente si apprezzano le cose vivendole nell’attimo. Ciao 😀
Mi sento coinvolta e un bel po’ spiazzata.
Non voglio giudicare.
Esiste una scuola per acquisire la conoscenza ma non esiste una scuola per conoscere come gestire la propria esistebza. Molte ragazzine si ritrovano nelle mani di bruti perchè ormai non hanno una guida in famiglia e molte non sanno a quale orco vanno incontro.
Una volta le madri stavano ore ed ore a dire cosa fare o non fare. Adesso le madri son occupate coi social, son loro stesse in difficoltà e nessuno chiede aiuto. I padri stessa dipendenza dai social. E quibfi hai visto bene il risultato. Spero che quella ragazza non sia andata da lui ma….la realtà non ha mai il lieto fine dei film 🙁
Hai fatto un’ottima analisi della società contemporanea vista nel senso di relazioni fittizie e ad usi e rapido consumo. E la solitudine e vulnerabilità delle nuove generazioni di fronte di personaggi che sanno muoversi nelle debolezze altrui
Una dipendenza così della donna dall’uomo porterà solo infelicità e schiavitù per lei. Che peccato, qualcuno le insegni che esiste anche una dignità femminile che va rispettata. Non sono una femminista sfegatata, ma queste cose me lo fanno diventare.
C’è in giro tanta solitudine e confusione negli affetti. E fame di affetto che porta persone che necessitano di attenzione e amore ad affidarsi a chi pensano loro malgtado possano darle. Ingannandole