UN’ALTRA VITA? DOVE? COME?

Ha nevicato molto sui monti e alle prime luci dell’alba questo panorama meraviglioso mi passa davanti gli occhi assonnati. Che meraviglia. Purtroppo non si può spiegarla scrivendo come non si può apprezzare uno che parla di ricette succulente senza poter annusare dalla pentola. Insomma…guarda che panorama da Eden, da saga epica, da far venire voglia di scendere dal treno e di andarci magari di corsa. Ma..

…ma non si può. Il solito concetto del tempo che passa, delle figate di paesaggi che ci passano davanti agli occhi, dei tanti amori che non avremo, ma l’occasione c’era, delle amicizie mancate perché non volevo disturbare, delle altre possibilità di vita perse perché…

…perché non avevo coraggio! Ma non è semplice avere coraggio, disturbarti, corteggiarti, scappare verso un’altra vita. Cercando di rimanere nell’Adesso, difficile anche questo, guardo questo paese delle nevi irraggiungibile.

¿Cuál es tu reacción?

Feliz

0

Alegre

0

Da igual

0

Enojo

0

Tristeza

0

Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

9 thoughts on “UN’ALTRA VITA? DOVE? COME?

  1. Il tempo è tiranno. A volte, però, è solo una nostra percezione. Credo che siano le nostre decisioni a caratterizzare, definire e indirizzare il nostro tempo e quindi la nostra percezione di esso. Credo e concordo con te che spesso alcune cose possono diventare irraggiungibili o per lo meno sembrare tali. Con un po’ di coraggio, motivazione e pazienza la “primavera” prima o poi arriva.

    1. Forse la primavera che pensiamo noi è uno stato emotivo. Una volta raggiunta ne vuoi un’altra e ciò porta all’eterna infelicità. La primavera dovrebbe essere sempre eliminando passato e futuro. A parole, poi a riuscirci è un’altra cosa 🙂

      1. Forse l’infelicità di cui parli riguarda proprio il fatto di voler ricercare la felicità vivendo esclusivamente nel presente. La primavera e la calda estate, purtroppo per noi, sono tali proprio perché esiste un autunno ed un inverno. La bella stagione è tale proprio perché ne esiste una brutta. Vivere il presente proiettati al futuro (anche a breve termine) con uno sguardo al passato, questo è la mia idea. Credo sia un buon compromesso per vivere serenamente la “primavera”.

        1. Si forse è come dici tu, ma in base a certe scuole di pensiero che io cerco di seguire abbastanza invano, vaneggiare troppo nell’irrealta porta soffernza. Comunque sono d’accordo con te

Rispondi