LO SAI CHE…mi sono innamorata? Ma va là…ma si LO AMO!

Per la serie chiacchiere da treno, vicino a Portogruaro sono salite le solite comari studentesse con le ultime novità. Sull’amore…quello va per la maggiore, come sulla tristezza, sull’ansia, sulla delusione.

Io lo adoro, dice la bionda socchiudendo gli occhi davanti le due. Io lo adoro, adoro..amo. Auhhhh, borbotta la mora facendo roteare le mani con aria di sufficienza. Non stai esagerando? No, non sto esagerando le rinfaccia la bionda cercando nella borsa il biglietto, dato che il controllore sta passando in rassegna la vettura col suo robotico buongiorno, grazie, buon viaggio.

Se dico che lo amo è così e basta. E lui ci tiene a te? Non sembra, bofonchia la terza ragazza senza staccare lo sguardo dalla tastiera del cell. Ma che ne sai te? Che ne sapete voi? Invidiose. Lui ci tiene si, mi ha anche abbracciata.

Sa che roba, dice la mora anche lei rapita dal cell. Già, conclude l’altra continuando a digitare sulla tastiera. Siamo alla fine della scuola, il prossimo anno si va all’università e addio, non vi vedrete più. Ma ci sarebbe anche l’estate furbone, borbotta meno convinta la ragazza innamorata. Le due si mettono a ridere, quella seduta accanto al finestrino tambureggia le dita sul vetro con aria sarcastica. Ah si? E chi ti dice che in estate si ricorderà della tua esistenza. Le cose nascono a scuola e finiscono a scuola. Amen.

La bioda dice che no e no, ma senza la malizia dell’inizio. Sarà vero?

Quando scendono a San Donà non si parlano, ognuna parla col cell, la mora guarda la pioggia scendere e si mette il cappuccio in testa. Che primavera del cavolo, brontola infreddolita.

La mora ha ragione penso, le persone belle che incontri in un anno scolastico, le emozioni difficilmente, se non impossibile si ripeteranno.

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

17 thoughts on “LO SAI CHE…mi sono innamorata? Ma va là…ma si LO AMO!

  1. Buondì, ovviamente ha ragione la mora, ci sono ben poche probabilità che restino insieme, quante coppie del liceo sono rimaste insieme dopo la fine della scuola? Ben poche. C’è una probabilità bassa, anzi, bassissima di successo. Anno prossimo o al massimo fra due anni la bionda dirà le “stesse parole d’amore” perché “l’amore che fugge da lei tornerà” (per un altro). Però è triste vivere in modo così razionale, specie se si è tanto giovani, non è meglio farsi guidare dai sentimenti e illudersi che sarà per sempre? Ovviamente dopo si soffre di più, ma nel mentre uno vive emozioni che non ti ricapitano. Carpe diem, tanto al futuro e ad essere razionale ci può pensare dopo. Questo è il mio pensiero.
    Mi piace il modo in cui racconti, buona giornata
    Alba

    1. Grazie Alba, raccontarla col discorso diretto è più divertente 😂. È ovvio che la mora riccioluta, lo scrivo adesso prima non lo avevo fatto, così per dettaglio. Da utente della scuola, ma nell’altro verso, lo vedo. Quante colleghe simpatiche vedrò ancora per poco e poi sicuramente mai più. Meglio godersi la compagnia dell’ora che l’utopia del mai. Ciao. Alberto

  2. Complimenti per questo ” pezzo ” fresco di giovinezza, di illusioni, di speranze raccontate con dolce ironia, una dolcezza che perdona anche il perdersi nel vuoto del cell. Ti seguirò molto volentieri (ho letto altro e mi hai incantato – e ti assicuro non è facile).

    1. Urca troppo gentile caro Marcello, grazie 1000. Ti giuro che l’ho buttata su in meno di 10 minuti e giustoil tempo di guardare che non ci fossero errori di battutura…al cell e in treno. Grazie. Alberto

      1. Mi fa piacere. Questo dimostra una tua sensibilità a cose e persone che ti stanno intorno, lontana dal quel solipsismo che oggi la fa da padrone, rendendo l’io asfittico, privo di ogni poesia.

  3. Che meraviglia il periodo della capacità giovanile di innamorarsi in un attimo e dimenticarsi ancora più velocemente per poi innamorarsi di qualcun’altro. Le analisi tra e delle amiche sulla situazione ci sono sempre state. Solo che ai miei tempi nessuno aveva un cellulare tra le mani e ci si guardava negli occhi o al massimo si disegnava sui banchi.

  4. Grazie per essere passato da me, mi piace il tuo modo di scrivere, ma che tristezza il cell. sempre il cell. Ne farei uno che dopo due minuti che l’hai in mano, prende fuoco…..ciao

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