RILEGGENDO E ANALIZZANDO

Sono onesto, raramente rileggo quello che scrivo su ‘sto blog. Ma leggo quando mi ritaglio un po’ di tempo quello che scrivono gli altri, quelli che mi seguono(grassie) e altri( quelli di psicologia e vita vissuta, senza fare nomi, e di cucina, mi piace leggere di ricette strane). Quello che ho scritto finora è stato buttato giù secondo l’emozione del momento e secondo quello che ho sentito ho visto nello scenario attorno a me. E controllando spesso in ritardo gli errori di ortografia, dato che la maggior parte degli articoli sono stati scritti col telefono. In presa diretta, wooow way, no way, the right way!

Nella maggior parte dei casi in treno. In treno…puah! Mi sono visto qualche video e letto di bloggers eccezionali che parlano della loro vita da pendolari da treno, ne esce un panorama del cavolo, di merda usando un francesismo.

Adesso, in questa solita domenica piovosa, rileggendo qua e la quello che ho scritto, qualche cosa scritta è veramente divertente, altre…roba di poco conto. Ma…in fondo meglio scrivere di menate che di politica, robe tristi, sfiga, corna, dolore, dramma. Mettiamolo sul divertente perchè io, Alberto, cerco di provare ad essere divertente, con i miei alunni e con i miei simili. Il resto aria fritta.

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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