
Oggi giorno di scrutini a scuola, giorno di treno, ma con più comodità rispetto ai giorni di scuola ordinari. Partenza alle 8.15 arrivo a Venezia previsto alle 10.20 circa. Un casino bestiale, ok non ci sono più gli studenti perchè la scuola è finita, non ci sono i pendolari perchè a quell’ora sono già nel loro posto di lavoro/prigione. CI sono turisti, tanti di lingua tedesca perchè tendono ad andare in vacanza in giugno…il problema..chiamiamolo così, non è una novità…
Il capotreno ci dice che a una stazione prima della meta dobbiamo scendere perchè c’è stato un incidente lungo la linea. Incidente?? Ok, già capito, già sentito.
Francesco Guccini, nella sua magistrale “La locomotiva” oltre al trionfo della giustizia proletaria, racconta/canta… “un pazzo si è lanciato contro il treno” recitata tre volte.
Oggi è accaduta questa cosa. non per combattere contro il sistema, almeno non lo credo io, non credo contro lo Stato o contro che ne so. La primavera, stagione di rinascita, non è per tutti una stagione di gioia, di profumo di fiori, di luce, di libertà, di mare, di…tante cose. A Natale succede lo stesso, succede anche in altri periodi dell’anno, quando meno te lo aspetti. Succede. Un mio amico ferroviere mi raccontò tempo fa di avere visto scene drammatiche di persone che avevano scelto la strada ferrata, la ferrovia, per concludere i loro giorni.
Io provo molta gioia in questo periodo, ma io sono una goccia nel mare, troppe volte un mare di dolore.

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E il ‘ modo più scemo per uccidersi, oltre che morire hai tutte le maledizioni dei passeggeri dei treni coinvolti. Una volta purtroppo mi è capitato di assistere ad un incidente del genere.
Esatto. Il 98% si è lagnato per la rottura di scatole di aspettare sotto la canicola
Che triste
Già..