Stella e la notte di San Lorenzo

STELLA NELLA NOTTE DELLE STELLE CADENTI

STELLA, NELLA NOTTE DELLE STELLE CADENTI

Nella notte di san Lorenzo, la notte delle stelle cadenti, Stella di nome ma non di fatto, vuole confessarsi e quando il telefono suona..

…sai che nonostante tu sia un pó stronzetto ti voglio bene. Uuh che dolce, sono lusingato. Lei sospira. Andiamo a fare un giro fino al chiosco della spiaggia. Andiamo, hai sempre ottime idee. Lo so, scemoide. Scema tu, capra. E invece tu. Tu. Tu. Ok, andiamo? Lei annuisce malinconica.

Stella, vestita in modo sexy e i capelli sciolti sul viso, ricci, bellissimi, ordina una birra e se la scola mezza d’un fiato.

Ubriacona le dico sorridendo.

Lei mi fa il dito medio. Sai..mormora, devo esprimere dei desideri e voglio vedere tante stelle cadenti. Voglio essere ciucca.

Vai, dacci dentro allora. Lei ubbidisce chiamandone un’altra.

E poi un’altra.

Alla fine si alza, si leva i sandali e cammina scalza sotto la volta del cielo.

Si siede sui ciottoli della playa, sospira ancora, sembra che pianga.

La lascio in pace.

Si volta e mi sorride nell’oscuritá stellata.

Bella come una dea.

Una stella cade e si spegne. Un’altra ancora.

Mi siedo vicino a lei e mi abbraccia.

Unici, come questa notte.

 

Albert, Sappada, 10/8/2019

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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