
Scende per l’ultima volta la saracinesca del baretto, il nostro caro baretto.
Un piccolo bar rionale, niente di che, niente di lussuoso, ma ritrovo consueto di un gruppo di persone, amici, conoscenti, compari di sbronze che nel corso degli anni ha consolidato in alcuni casi sinceri rapporti di amicizia.
Un piccolo microcosmo fatto di persone e personaggi, ognuno con la propria storia, con i propri amori, con i propri dolori e con i propri pensieri, drammi, lutti, sconfitte, vittorie e rinascite, come la fenice.
Un piccolo universo che raccoglieva al suo interno persone profondamente diverse tra loro che riuscivano però ad accomunarsi grazie all’atmosfera che negli anni è venuta a crearsi grazie ai gestori, sempre quelli, sono cresciuti e invecchiati con noi.
Un ennesimo bar cinese? Forse..forse un garage per auto, forse la rovina e l’oblio. Una volta ce n’erano tanti di baretti rionali, tantissimi, ognuno con la sua caratteristica e particolarità. Per la sua pericolosità anche o per i suoi buffi avventori che avevano sempre nomi strambi..ora
…addio caro bar. Con te se ne va una parte di noi.
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che bella !! quante storie hanno udito questi bar ?? quante cose avrebbero da raccontare . Nei paesi di campagna o nelle periferie hanno chiuso ormai da tempo , lasciano un solco di malinconia .
Questa poesia mi ricorda un pò quelle di Tonino Guerra o quelle di Zavattini
Sono d’accordo con te. Un po’ come vedere vecchie case abbandonate e sbirciare dalle finestre rotte o affacciarsi ad un portone e vedere cadere gli intonaci o osservare mobili che stanno marcendo, una stufa, pentole rotte. La decadenza della società attuale si vede dalla solitudine e dal degrado, specie delle periferie come accennavi. Un saluto e grazie 🙂
Da me ci sono più bar che clienti, ne spuntano sempre nuovi , certo molti poi chiudono.
Vero, un pó dappertutto. Peró i cari bar periferici, il tuo bar di fidicia dai tempi adolescenziali chiude fa pensare
Ma i bar che aprono oggi non sono come quelli di una volta, sono bar panetterie, bar libri, bar radical chic e cavolate simili! Dov’è il familare rumore del flipper o space invaders. Oggi muore tutto e che muoia se deve essere marcio!
Ma il mondo non è più quello di una volta, noi non siamo più quelli di una volta. I ragazzi di oggi sono completamente diversi da noi.
Le partite a biliardino, i flipper sono cose dei nostri tempi.
Giá. I bar erano un ritrovo sociale di un quartiere, forse non era il massimo come ritrovo però..andava benissimo così. Oggi è tutto così vuoto..
Immagino che sensazione di tristezza e malinconia, un pezzo della vostra vita che se ne va…
Dispiace…
Dispiace molto, quando ci andavi con una morosa di 25/anni fa, con un amico che ora è morto, con gente che ti confidava le sue pene e che è scomparsa chissá dove…
Immagino, anche io dovetti subire una “violenza” simile…
Ci sono tanti traumi dentro di noi, nei cosiddrtti e immacolati bei tempi
eh già…
Chiudono uno dopo l’altro, molto triste
Si, quelli che hanno fatto epoca generazionale chiudono e aprono nuovi, senza storia, completamente differenti e senza gloria. Infatti falliscono in breve tempo..
Già… che poi quelli nuovi che aprono sono tutti un po’ simili (almeno dove vivo io): esteticamente accettabili e anonimi. Si respira un po’ ovunque la stessa aria: si dice che si tratti di globalizzazione e di progresso, però ha un costo amaro e chissà se è necessario. Un saluto☺️
Regresso più che progresso. A me sti bar tipo apericena, calicetto di vino a 4 euri, prezzi bestiali per cose che una volta non costavano niente o quasi, solo perche tutti se ne aprofittano e il gonzo paga..non mi piace :/
L’ha ripubblicato su La solitudine del Prof.
In Francia sembra stiano incentivando le riaperture dei piccoli bistrot proprio perchè nei paesi oramai non vi è più nulla..la politica e la globalizzazzione non capiscono le esigenze dei piccoli borghi,dei quartieri periferici e dei paesini.
Sono d’accordo Oste. I baretti rionali assieme a oratori e circoli politici erano il punto di ritrovo. Non che fossero un centro di tutte le virtù, ma almeno davano un pò di vita, appunto, al nulla grigio e anonimo delle periferie urbane
L’ha ripubblicato su friulimultietnico .