Il sentiero

Passeggiando nel bosco, ma bosco vero, una foresta senza capo nè coda, dove è molto facile perdersi, le foglie si rompono ad ogni passo.

In questo novembre di pioggia e tempeste, l’unico posto asciutto sembra essere questo qua. Tutto attorno regna il silenzio, non si sentono neanche gli uccelli cantare eccetto qualche verso che si sente ogni tanto provenire da posti non ben specificati.

Tutto questo rende la camminata più avvincente. Il mistero e il silenzio piacciono, l’aria è ben fresca ma non fredda. Il vento scompiglia i capelli, si insinua nei sensi, quelli veri e puri, primitivi.

Il sentiero raggiunge una collina che domina una lunga serie di colline, colline che arrivano all’infinito, in tutti i quattro punti cardinali. Il sentiero che poi scende, verso il fitto bosco e raggiunge un’altra collina. Ma il giorno si fa presto oscuro, in questa stagione tardo autunnale.

Guardo lontano, a cercare la prossima collina, la prossima visione sulla foresta e sul mondo per raggiungere una nuova occasione, un sogno, un desiderio o una delusione.

Le colline come metafore, il sentiero come i giorni della vita.

Alb. 16/11/2019

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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