
Passeggiando nel bosco, ma bosco vero, una foresta senza capo nè coda, dove è molto facile perdersi, le foglie si rompono ad ogni passo.
In questo novembre di pioggia e tempeste, l’unico posto asciutto sembra essere questo qua. Tutto attorno regna il silenzio, non si sentono neanche gli uccelli cantare eccetto qualche verso che si sente ogni tanto provenire da posti non ben specificati.
Tutto questo rende la camminata più avvincente. Il mistero e il silenzio piacciono, l’aria è ben fresca ma non fredda. Il vento scompiglia i capelli, si insinua nei sensi, quelli veri e puri, primitivi.
Il sentiero raggiunge una collina che domina una lunga serie di colline, colline che arrivano all’infinito, in tutti i quattro punti cardinali. Il sentiero che poi scende, verso il fitto bosco e raggiunge un’altra collina. Ma il giorno si fa presto oscuro, in questa stagione tardo autunnale.
Guardo lontano, a cercare la prossima collina, la prossima visione sulla foresta e sul mondo per raggiungere una nuova occasione, un sogno, un desiderio o una delusione.
Le colline come metafore, il sentiero come i giorni della vita.

Alb. 16/11/2019
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Bello ciò che hai scritto.
Metafora o no, i sentieri nei boschi sono sempre affascinanti.
Come i percorsi della vita 😉
Grazie 🙂 Adoro camminare nei boschi, inoltrarmi nel silenzio senza incontrare nessuno. Orsi permettendo 😉
L’ha ripubblicato su NANMYKEL.COMe ha commentato:
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