
Dopo un po’ di tempo che non la vedevo è ricomparsa come la Fenice dalle ceneri la mia amica Stella. Ricomparsa al telefono, a dire il vero. Tra un’ora solito luogo, vedi di venire. La sua voce è meno comandina del solito. Vedremo, penso.
Fuori dal solito baretto simil fighetto vedo lei che mi attende vestita in tuta. Capelli raccolti in una coda, senza in filo di trucco. Ai piedi un paio di Converse sbiadite. Le sorrido e mi avvicino per abbracciarla. “Buon anno,buon 2020 cara tesora!”
Lei contraccambia e dopo i baci di convenuto, spegne il sorriso e fa cenno di sederci dentro.
Nonostante sia vestita poco sensuale rispetto al solito, la trovo una zuccherina irresistibile e glielo dico. Stella scuote la testa e mi fissa. Lo sai, sei sempre il solito superficiale caprone che non sa vedere altro che la banalità nella gravità. Comunque lo so, grazie, io sono gnocca anche col solo perizoma e niente altro. A ben dire, dico io ridendo. Lei capisce la gaffe e ride. Ride come sa ridere lei, in quel modo coinvolgente che farebbe ridere un cimitero.
Veniamo al dunque, dice. Ti comunico le previsioni del 2020. Ah, mormoro immaginando bene la risposta.
Stella si fa teatrale, si fissa le unghie smaltate di nero e annuisce. Sarà UN ANNO DI MERDA! Una merdaccia mio caro, non farti illusioni. Mi sono vestita in tuta apposta, perché non c’è un cavolo di motivo per essere eleganti.
Rimango un attimo a capire se lo fa o lo è un pò scemotta. Dico sul serio, dice leggendomi il pensiero. Me lo ha detto UNA MIA AMICA!
Scoppiò a ridere. Lei se la prende e mi da un mini calcio sotto il tavolo. E chi cacchio sarebbe questa tua amica?? NOSTRADAMUS?
Stella dice no no e ancora no, ma poco convinta. Adesso ti faccio cambiare idea, dico e sparisco. Lei mi fissa con la coda degli occhi. Poco dopo torna il cameriere con una birra grande.
Stella spalanca gli occhi e ne beve un sorso e un altro..e un altro. Sei mitico bofonchia ridendo e si scioglie la coda dei capelli. La sua bellezza risplende come un faro nella notte.
Quella mia amica è un po’ scema sai, una vittima di se stessa. Dovrei avere più fiducia in me stessa e sbattermene. Vorrei dire sì, grazie alla birra, ma mi trattengo.
Alla fine, un paio di ore dopo usciamo lei felice e io di vederla ridere e sorridere. Buon 2020 allora. Sarà buonissimo! Le luci della città ancora illuminata a festa stabiliscono il nuovo idillo.
Alb&Ste 5/1/2020
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Bel racconto
Grazie, dal vivo rendeva meglio 🙂
Racconti bene, I particolari giusti che rendono… live dev’essere eccezzziunale😉 ..
Grassie, live lo è si, un po’ tanto pignola pesante, ogni tanto, spesso, ma quando si molla è la compagnia più bella che ci sia 😉
Bel racconto mi unisco al commento sopra 🙂
Forse dovevo scrivere sotto 🙂
Sopra o sotto, non importa. Grazie della letta cara Simona 🙂