Sotto la luna/Under the moon

Nell’ipnotico regno parallelo di Tenebra, ugualmente al nostro vige un dominio tanto crudele quanto solitario. La crudeltà del dominio non è esercitata da un partito politico o da un dittatore ma dalla perfidia di esseri mostruosi senza entità, senza corpo, senza voce che hanno avvelenato quello che un tempo era l’Eden perduto. Perduto dall’egoismo e dall’avidità.

Il buio regna quasi sempre sovrano, ma oggi stranamente no. Una splendente luna illumina col suo pallido splendore il mondo del non ritorno.

Una lei, che mai vide questa Luce, sin da quando era piccola infante, fa capolino nella stanza in punta di piedi e va verso una finestra. Con cautela e paura.

Se la apre sa che i demoni, padroni del regno malefico in cui è nata e costretta a vivere fino alla morte, possono anticipare il suo triste destino. Lo sa ma è stanca. Se deve succedere che succeda, la tirannia dell’esistenza, se questa è l’esistenza, meglio finirla qua. Succede una volta sola.

Spalanca la finestra e la luce lunare l’invade come un fuoco, l’abbaglia. Si copre gli occhi, grida dalla paura. Ma ben presto si abitua, nessun demone entra. Sembra quasi..quasi un segno. Allunga una mano verso la luce, poi la ritira quasi impaurita. L’appoggia in grembo e sta in ginocchio.

La voce trema ma qualcosa va detta, per un’ultima volta.

Luna tu luna che generi mostri e illumini i passi di chi si cerca e cerca qualcuno o qualcosa, luna tu luna che mi insegni che esiste la luce di notte e non solo la solitudine e il nulla, luna tu luna che fai splendere le stelle nel mio cuore straziato dal dolore e dal desiderio di quella cosa che si chiama vita e libertà, luna tu luna che non splendi mai nella mia anima sconvolta dalla tristezza e dal bisogno di essere amata, luna tu luna, stasera che sei così bella, grande, grande come un presagio, portami con te, fammi sparire dal male e dal desiderio. Luna tu luna, quando scenderai oltre la montagna per far ritornare il buio eterno in questo desio, fai quello che devi fare.

Nel gelo dell’alba senza luce la finestra è ancora aperta, nessuno si trova all’interno della casetta di neve. Nessuno vi si era mai affacciato nè lo farà mai più. La libertà da ogni male e desiderio ha una nuova stella che splende per rassicurare coloro che sono rimasti ad errare.

Alberto C. 20/1/2020 Notte gelida e ventosa

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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