Steffy e la solitudine / Steffy and loneliness (IV)

Nella sua camera dorata piena di bambole di quando era piccola, piena di vestiti di ora che è adulta, piena di scarpe, stivali, anfibi, tacchi alti, altissimi, braghe di tutti i tipi c’è

…..anche una carta di credito su un conto ben fornito e in continuo aumento monetario. I suoi cari, gli amici generosi quando lei si lagna per la miseria presunta le lasciano soldini. In cambio di un bacio sulla guancia.

Nulla di più, Steffy dice niet! Anche se in qualche occasione, dopo qualche bicchiere e altre sostanze poco legali, ha fatto ben di più di dare bacini. Ma ne valeva la pena, ammazza se no. Che me la tiro si. Ma scema..eh..no!

Ma alla fine è il fine settimana e si trova a prepararsi per andare a letto alle nove e mezza. Di pessimo umore

Manco quello sfigato zerbino di Giuseppe l’ha chiamata. Solo gli omuncoli da chat e donne gay che sondavano il terreno. Ma niente, Steffy non cede. Non ne ha voglia.

Mentre fissa fuori dalla finestra le luci del traffico di quella città da perdenti in cui vive pensa ai troppi no detti. Ne valeva la pena? Lei sospira e vede comparire sul display del tablet una parte maschile ben dritta con sotto PER TE BABY.

Sì stende, vorrebbe fumare, bere. Non c’è nulla a parte la sua dorata solitudine.

Alb. 31/1/2020

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

23 thoughts on “Steffy e la solitudine / Steffy and loneliness (IV)

  1. Ciao, Alberto.
    Sto imparando L’italiano da circa un anno. Il modo in cui mi piace imparare altre lingue è attraverso audiolibri ed eBook. Ho letto i libri di Blake Pierce. Mi ha aitutato molto. Ma ci sono volte in cui voglio leggere qualcosa di più breve e interessante allo stesso modo. Penso di aver trovato entrambi nei tuoi testi. Sei molto bravo! È davvero un piacere per me. Mi scuso per gli errori di ortografia. Ti lascio un abbracio qui dal nord-est del Brasile.

    1. Ciao cara Renata, ti ringrazio per le tue belle parole e sono molto felice che ti piace quello che scrivo. Io spesso uso delle boutade, spero che tu capisci. Io non ho mai visto il tuo paese e penso sia come un bel sogno, caldo e con tanto sole e allegria.
      Estou muito feliz que você me escreveu. Muito obrigado e muitas saudações.
      Alberto

  2. Sì, ho capito perfettamente … Grazie, caro. Sì, il Brasile è caldo e bello. Neanche io, non sono mai stata nel tuo paese, ma penso sempre che sia freddo e romantico. Vedo alcuni film e documentari. Penso che i luoghi freddi facciano bene agli scrittori, ma non so se sia davvero così.

    1. C’è sia caldo e freddo, dipende in che punto vivi. Dove sto io è abbastanza fresco, vento e nebbia. Nelle zone centrali e del sud fa più caldo. Se fa più freddo e c’è nebbia è più facile scrivere cose dark e un poco tristi. Penso sia il panorama che vedi fa scrivere in un certo modo. Se abitassi a Honolulu forse parlerei solo di fiestas, allegria e divertimento 😄

      1. Ti ringrazio per aver parlato del clima del tuo paese. Non ho mai visto la nebbia, se vuoi puoi portare un po ‘di neve e inviarmela attraverso un portale magico… Scusa, sto scherzando. Insomma, penso che non importa dove siamo, tutti scrivono delle cose che sorgono nelle loro anime, questo è magico.

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