
Quando giunge il mattino, dopo notti che possono essere tutto meno che riposanti, le glaciali e viscide brume dell’alba portano l’umano alla nuova avventura incognita che si chiama vita, esistenza. Chi la prende bene, chi la prende in preda a forti ansie, angosce.
Il tic tac, l’orologio del tempo e della vita che finirà i suoi battiti sulla fossa, continua senza pietà il suo ticchettio. Nessuno lo sente, ma batte, eccome se batte.
Le spaventose missioni della vita si parano davanti come infinite croci di un disastroso percorso che si chiama responsabilità, dovere, andare, fare. Magari non si vorrebbe fare nulla…
…facile che ciò che si vorrebbe non può venire messo in pratica a causa della spinosa e dolorosa via del dovere e delle imposizioni.
Fare quello che non si vuole e se non si vuole se lo fa andare lo stesso. Amare chi oggi ama e domani tradisce. Abbracciare chi oggi vive, stasera forse non c’è più. Forse neanche noi.
Come un’ultima cena, un ultimo amore, un ultimo bacio
il destino ci porta innanzi al tragico epilogo,
ciò che si ha in mano si tramuterà in polvere,
la clessidra della vita finirà la sua sabbia e il vetro si romperà
Ciò che c’è oggi non sarà domani.
Niente è sicuro, nulla è garantito.
La clessidra del tempo e della vita ha la sabbia contata.
Albert 10/2/2020

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La clessidra della vita si gira e rigira senza di noi….
Che piaccia o meno è proprio così, nessun cinismo 😉
Realtà…
Questo è il mio sito:
https://www.emilioephremferro.com/
e questa è la mia pagina FB!
https://www.facebook.com/Emiliopoesie1956/
Plaudo alla tua consapevolezza! che è anche la mia!
😄 un blogger ottimista e fiducioso del futuro ahah
io invece!
😬 già
Molto ottimista 😉
Dopo due giorni in giro per l’est, vizi evitabili, mi avevano reso di cattivo umore 🙁