
Elettrica era un tipo strano che viveva in una baracca alla periferia di una cittadina della monotona bassa pianura qualche tempo fa. Una baracca ma baracca davvero, senza nessun eufemismo o esagerazione. Quelle catapecchie tenute su con il fil di ferro, per non dire con lo sputo di un cane o altro.
La ragazza, che amava essere chiamata TIZIA perchè la mamma le aveva dato il nome di Elettrica, oggetto del più becero bullismo durante gli schifosi anni di scuola, tipo ehi scusa se ti tocco prendo la scossa oppure, in anni più grandicelli, se qualcuno ti scopa gli prende fuoco l’uccello e commenti simili.
Elettrica ovviamente si incazzava come una jena e menava tutti quelli che osavano darle fastidio. E ci riusciva alla grande.
La madre, dato che il caro paparino se l’era svignata a prendere un pacchetto di sigarette appena ricevuta notizia che sarebbe diventato padre, riceveva convocazioni da scuola per il comportamento estremamente, ripetiamo estremamente, violento della figlia adolescente ribelle con mille grilli per la testa, poca voglia di studiare, dalla mano facile e dai calci ancora di più.
Appena appariva in classe e in corridoio, i compagni di classe si spostavano. Passati i primi tempi della presa per il sedere facile, avevano capito che nel sedere le prendevano loro, pedate pesanti come incudini. Quindi casino, quindi mamma a scuola a tentare di giustificare la strana figlia dal nome ancora più strano e così de cosà. Sa, sono da sola, faccio lavori precari, niente da fare, la prof ovviamente era contro queste scuse, se ne fregava alla grande.
Elettrica cresceva selvaggia nella bassa pianura, tra la nebbia e la campagna. I suoi capelli rosso fuoco si incendiavano quando il sole spariva dietro i pioppeti che circondavano i canali. Allora andava in bici a cercare..
..a cercare non lo sapeva bene neanche lei. Cercare “qualcosa” questo qualcosa che sulla sgangherata bicicletta che aveva più i pneumatici più a terra che gonfiati, Elettra non lo sapeva.
Elettrica andava, viveva alla selvaggia e non sapeva. D’altronde chi ha le idee chiare sul proprio destino?
Albert 20/5/2020
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Nuovo personaggio o sono io che arrivo in ritardo?
Ahah non so, ieri sera ascoltavo un video di elettronica tedesca e mi è venuto da scrivere queste righe dopo avere visto le ragazze che ballavano
Speravo fosse la nuova Steffy…
Ma no, Steffy è dandy e godereccia del lusso questa è una gatta selvatica 😂
Appunto, pensavo che avessi cambiato personaggio.🙂
Nooo no, Stefania deve combinare ancora un po’ di casino e fare altre riflessioni strambe prima di sparire 😉
A me piace Elettrica e ti rubo l’immagine 😉
Hai fatto bene Simo 😉 Mi piace sto disegno femminile, molto erotico 🙂
Mi piace il fatto che sia selvaggia, selvatica, è sexi 😉
Davvero, ispira proprio questo. Dovevo chiamarla Selvaggia, cavolo 🙁
Che bel racconto.
Grazie esimio, sempre un onore per me 🙂
Elettrica…un nome un destino.
Da capire se un destino sfigato depresso o da guerriera vincente 🙂
Spero tu ce lo farai sapere… 😉