
Toc toc chi è? Nessuna risposta. Toc toc, posso entrate? Toc toc, c’è nessuno? Nessuna risposta. La porta del destino si trova in fondo al lungo corridoio della casa lunare, dal soffitto molto alto, dall’oscurità che si fa sempre più fitta man mano che si prosegue nel cammino incerto.
Si trovano delle porte laterali, ma nessuna si apre, nessuna ha una maniglia. Forse non esistono neanche le porte, le alternative per fuggire…
…forse sono disegni della mente, suggestioni del subconscio, come quando si è in un incubo. Sembra di avere le gambe di piombo, cemento al posto dei muscoli, dolore al posto di ogni gioia.
La porta in fondo al corridoio infinito rimane sorda ad ogni richiesta, ad ogni sussurro, ad ogni tentazione. Forse si aprirà, forse no. Chi può stabilire come e quando ciò accadrà? E se accadrà cosa si trova oltre la soglia? La risposta ad ogni domanda, buona o cattiva che sia? La fine di ogni illusione? Un salto nel buio?
Sembra che oltre la porta della casa lunare non ci siano buone notizie, ma solo alternative oscure. Le alternative oscure che decretano:
- la non speranza
- la non certezza
- l’assoluta insicurezza
- la risposta definitiva
Albert 7/7/20
Per il titolo grazie a David Sylvian e ai Japan nell’omonimo album del 1978

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Behind the door to destiny
can be frightening indeed!
Surely. Can you avoid opening it?
Not if I’m destiny’s child!