

In un mondo immaginario esistono vari luoghi più o meno idilliaci dove l’anima dell’uomo può trovare il suo giardino fiorito, il luogo dei sogni o il posto dove ogni suo desiderio viene esaudito…
…Voglio essere Ian Curtis, creare i Joy Division, suonare davanti a migliaia di persone ed essere ricordato per sempre per avere creato un nuovo genere musicale.
Tac, esaudito, caro Ian, ma il prezzo da pagare è stata una corda di basso per impiccarti…
…venire esauditi nei desideri più impegnativi può portare a dei conti da pagare molto salati, come la vita.
LA VERITA’ SUL LAGO NERO
Forse Ian Curtis o Kurt Cobain o Marilyn Monroe hanno sognato il Lago Nero, un incubo agghiacciante che viene incontro, che abbraccia coloro che vogliono cose particolari, desideri speciali.
Tanto speciali come la fama, la gloria, il successo, il denaro, la felicità del benessere supremo. La felicità oscura però.
Dopo una visione interminabile di colline amene, ricche di alberi da frutto e fiori multicolore, appare una vallata circondata come a corona, da una fitta boscaglia.
Oltre quella appaiono le scure e impenetrabili acque del Lago Nero.
Apparentemente non c’è segno di vita, apparentemente non si capisce neppure la vastità e la lunghezza dell’acqua.
L’orizzonte è coperto da una nebbia fitta e perenne che non finisce mai.
Chi arriva sulle sue rive viene come illuminato interiormente da un grande ideale, da un sogno che magari non sapeva neanche di averlo.
La cieca ambizione di essere qualcuno o qualcosa oltre la mediocrità dell’esistenza umana, del suo inutile trascorrere.
Una figura emerge dalle acque torbide senza fare rumore. Forse l’acqua non è neanche acqua, nessuno che sia ancora in vita può raccontare questo sogno.
La figura umanoide ti guarda, ti prende per una mano e indaga dentro di te.
CAPISCE, sa quello che vuoi e perchè sei là, anche se in modo inconscio.
Si dice che il tocco dello strano personaggio non sia per niente piacevole, anzi.
Sembra che con quel tocco, oltre a saggiare la tua mente, ti porti via qualcosa, l’energia vitale, l’anima.
Si nutre di questo? Non si è mai saputo.
Il tutto dura molto poco, la figura scompare e così anche il lago, la notte.
Ed è mattina e le cose che si sognavano, anche se in verità non si era mai sognato nulla accadono, si realizzano.
Chiedono poi il conto.
Il conto è la vita.
Alberto 31/7/2020


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Son tornato! Mi dispaice molto non averti più seguito come prima ma purtroppo sono stato occupato (e penso che lo sarò ancora per un po’). Comunque un testo molto interessante, mi ha affascinato l’immagine del Lago Nero e di come la creatura che viva lì sia un specie di genio capace di esaudire i desideri in cambio della vita. Mi è anche piaciuto il fatto che tu abbia accostato a questo racconto figure storiche come Kubain e Curtis. Davvero interessante.
Da fan dei Joy Division non potevo non citare il caro Curtis. D’altronde chiedete e vi sarà dato. Un saluto!
Il Lago Nero…nero perchè non ci puoi guardare dentro? Ti ci devi immergere?
E poi il nulla….perchè c’è il nero nell’anima.
Un’interessante interpretazione 🙂