
Nell’incertezza del domani vige la sicurezza del presente, nella fregatura della mattina sta la magia della notte precedente.
Insomma, meglio quello che si ha in mano al momento, momento vissuto, momento che è, palpabile, presente, sicuramente presente che il nulla incerto del non palpabile del futuro, ovvero ORA!
Elettrica non aveva dubbi in proposito, meglio il famoso uovo oggi che una gallina domani.
Meglio avere già oggi le armi della guerriglia che trovarsi a lottare a mani nude domani.
Ora, ORA! Molto bene, ora, ORA, ma quando viene sto cavolaccio di ora…
…ora che mi trovo in questo paesetto del nulla, in mezzo alla pianura del nulla, in un paese del nulla, in una nazione del nulla…nulla, nulla, troppi nulla, cavolo.
Troppi dubbi, nessuna rivolta, la rivolta, RIVOLTA, che parola sublime, meglio di qualsiasi parolone affettuose o di amore, tanto…
…tanto chi ne ha mai sentita una!
Elettrica un mattino rifletteva su queste cose con i piedi appoggiati sul muro della sua cameretta e stando con la testa in giù.
La sua notevole chioma rossa, sparsa per terra (pavimento pulitissimo, da potere mangiarci sopra, guai a pensare il contrario)…
…capelli rossi sparsi per terra come la corolla di un fiore. Un fiore rosso, ROSSO, ah il più bel colore del mondo.
Rosso vita, rosso politico ma rosso sovietico, da sigari cubani di quel figaccio che era stato il CHE buonanima.
Che fine del cavolo però là nella foresta…aveva guardato spesso le foto del suo corpo morto dopo la fucilazione in Bolivia, messo in bella mostra per i fotografi.
POVERO CHE GUEVARA, povera rivoluzione, mondo boia!
Elettrica strategica lo era solo nelle idee (la realtà è più utopia che fantasie rivoluzionarie…
…anche solo pensare che cacchio fare di pomeriggio oltre ad andare in giro con quella stupida (povera, stellina Elettrica, sei una poveraccia, quindi bici catenaccio)…
…ma anche altri uomini e donne con la forza delle loro idee avevano cambiato il corso della storia e del mondo (dopo averle messe in pratica, dolce rossiccia Elettrica illusa sogna di meno e agisci di più, mondo boia)
Agire, agire, subire subire. Due parole, quattro volte dette, fanno una strategia di vittoria o morte, victoria o muerte. Ma in realtà?
Elettrica strategica mancata (al momento) quando viveva una giornata o un periodo decisamente NO, si lasciava andare al pessimismo cosmico, tipo quello di quel fuso mentale di Schopenhauer.
Quando si lasciava andare al fatalismo vedeva crollare tutte le POCHE certezze che aveva ancora nella sua giovane vita…
…vita così piena di nobili ideali che potevano andare all’inferno per una questione di temporeggiamento e immobilismo che non dipendevano neanche da lei!…
…colpa della SFIGA era solita dire in questi casi lanciando pietre nelle acque limacciose del grande fiume.
Avrebbe lanciato volentieri pietre o altro contro quelli…quelli là, i dominatori. E cavolo, mondo boia, legarli anche ad un tronco e lasciarli affondare. Ah che sogno, la rivoluzione comincia e farei così e poi cosà….
Hasta la victoria siempre!
Finito di sfogare le sue paranoie guerrigliere si calmava, solitamente quando il cielo diventava buio pesto e quindi tornava a casa sulla sua (stupida?) bicicletta sgangherata.
A volte spingendola perchè una ruota aveva forato e giù di imprecazioni da brava ragazza educata.
Elettrica, la pianura, il fiume, le idee e la rivoluzione ancora mancata.
Ma le idee erano come avere il famoso uovo oggi che una gallina domani.
Oggi, oggi…domani, domani!
Albert 21/9/2020
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