
Secondo voci di corridoio, dei vari lo sai che… ho sentito che, mi hanno detto che, non hai idea di quello che so ecc..
…pareva che nello sgabuzzino delle scope, stracci, detersivi, quello vicino al bagno degli insegnanti, si tenessero ogni tanto degli strani incontri maschio/femmina.
Al chiuso e con la porta ben sprangata, con un manico di scopa spezzato che posizionato a terra e messo sotto la maniglia impediva per un “determinato tempo” che nessuno andasse a prendere oggetti atti a pulire il cesso accanto o altri cessi.
Stranamente la bidella in seconda, l’addetta a tali opere, non era al corrente di niente, forse, chissà.
Nelle nostre riunioni pomeridiane al parco a fumare e bere di nascosto, pecunia permettendo, si parlava apertamente di tutto ciò.
Insomma qualcuno andava a ciulare, a scopare nello stanzino delle scope accanto al cesso.
Qualcuno chi mai poteva essere, borbottava il sempre sospettoso e permaloso Checco detto Pilone per la statura, forse io lo so replicava il Mauro detto Mauer, muro perchè…
…perchè una leggenda narrava che una volta aveva rotto un muro, un mauer appunto, con un pugno. in un momento di incazzatura solenne e sostenuta col mondo…
…Sarà sicuramente Marco che va a farsi gli affari suoi con quella ZOCCOLA.
Il Marco, detto Mark, Mark il bello o Mark lo stronzo (sempre in sua assenza ovvio) era il nostro compare di classe…
…il galletto, il fico, quello che piaceva a tutte.
La zoccola invece era l’insopportabile e odiosa Sophia, con la PH, quella cui MAI ci si poteva permettere si scrivere il suo nome con la volgare F. Si incazzava come una iena.
Un giorno Checco il Pilone le aveva detto appunto “hai poco da fare la sbruffona se uno ti chiama con la PH o con la F, rimani una povera stronza e zoccola.
Corsa subito ad avvertire Mark questo lo aveva preso per il maglione e preso a calci, SEGA non osare mai più dire così alla MIA Sophy. Dietro…

…dietro alla SEGA la Sophia infame fumava e rideva prendendolo per il sedere a sua volta. Sei proprio una sega, ha ragione, diceva in nuvole di Marlboro scroccate qua e là ai pirla con malizia.
Insomma il mistero degli strani incontri nello stanzino delle scope venne svelato poco dopo la presa a calci del povero Checco Pilone.
Il preside, il classico sfigato da piedi sul tavolo di presidenza e Muratti Ambassador filtro bianco fumate in quantità notevoli, grasso e pelato, il PRESIDE insomma, avvertito dalla bidella di misteriosi bisbigli e gemiti accanto il cesso insegnanti, era andato a verificare di persona.
La bidella era al corrente che nella scuola c’era stato un suicidio anni prima e che il fantasma della studentessa vagava ancora nell’edificio. Quindi…
…quindi il fantasma gemeva dietro la stanza delle scope.
Il preside accompagnato dalla bidella aveva bussato invano e alla fine aveva aperto la porta con la forza. Fra le scope e gli strofinacci Mark il fico/lo stronzo e Sophia con la PH e non con la F, stavano mezzi nudi a fare quello che non rientrava nella didattica del giorno.
In più la studentessa stava fumando Marlboro rosse, il pacchetto infilato nell’elastico delle mutande a mezza gamba.
Il davanti era libero, nascosto dalla mano del bel Mark che controllava se tutto fosse in ordine da quelle basse umidicce parti.
Tacc, chiamai genitori, taccc sospensione. Taccc cos’ và la vita ragazzi, chi non risica non rosica.
Il giorno dopo mentre dividevamo le sigarette prese al tabaccaio con una colletta, era capitato Marco con le mani in tasca e sigaretta ai lati della bocca.
Eravamo trasaliti. Ehilà seghe, aveva detto, avete la prova che per me il sesso non è su Supermen o Le ore come per voi segaioli.
Con noi c’era anche la Katia, una piccolina perennemente in depre polemica, in depressione. Odiava Marco lo stronzo per via della sua spacconeria e amava noialtri più affini a lei. Più sfigati insomma. Aveva sfidato il bel Mark…
…BEN TI STA, coglione!
Mark non aveva replicato, preso alla sprovvista. Noi avevamo fatto il classico OOOHHHHH scuotendo la cenere delle sigarette a terra. Povera Katia, aveva bofonchiato il Mauer.
Mark il fico aveva fissato Katia e aveva sputato per terra e se ne era andato verso il bar della Stella dove si intravedeva Tango fumare i suoi sigari puzzolenti. Addio seghe!
Albert 14/11/2020
On air: True faith by The New Order (1987)
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Ciao sono Filippo Fenara di http://www.lemiecose.net, volevo chiedere se potessi ribloggare questo racconto domani sera con tutte le dovute attribuzioni e links. Grazie comunque e buon fine settimana.
Come no, fai pure e grazie. Alberto
Grazie Filippo. Hai ragione, forse ci sono troppe parolacce ma senza quelle la storiella non rendeva come volevo, bella diretta ahahah, salutoni 🙂
Infatti è bella effervescente così! Ciao Albert, grazie e a presto!
Grazie a te!
bella storia!
Grazie Paola, thank you very much 🙂
Mi ripeto, ma sono dei racconti molto belli.
Grazie, come sempre. Sono storielle molto divertenti da scrivere 🙂
Disegna e scrivi tutto è bello e accattivante. Grazie a voi.
Merci, mon ami 🙂
Ognuno ha avuto un Mark nella propria classe e tutti ne siamo stati il contorno 😂😂😂
Complimenti comunque molto carino il racconto !
Vero Valentina 🙂 grassie. Per il Merco è vero, da noi c’era un certo Piero un vero stronzaccio 😉
fantastico…..mi son divertita troppo….e in certo senso mi ricorda la mia gioventù….solo che al posto del Pilone c’era il Sellero ….
C’era sempre uno alto, stanga, di solito sempre sul permaloso/polemico all’ennesima potenza. Grazie, penso che la compagnia del giardinetto, della panchina, del bar, dell’osteria, del capolinea dell’autobus, dell’insegna luminosa di quello o di quell’altro, delle sigarette, delle birrette ecc. ci sia stata un pò per tutti 🙂
credo anche io….è per questo che i diverto e mi ritrovo ….
Anche a me piace, così si ricordano figure di amici del passato simili a quelli finti descritti sopra. Sembra ieri ma non lo è purtroppo 🙁
Vero…
Rieccomi! Hai un vero talento nel raccontare le storie adolescenziali. Hai mai pensato di scrivere un romanzo young adult?
Ma grazie, che belle parole. Si si certo e l’ho anche fatto ma ha un pacco immenso di pagine e dovrei sistemarlo con infinita pazienza oppure farne un altro se a qualcuno interessa ovvio 😉
Per curiosità, su documento Word quante pagine ti son venute?
L’ho fatto su un foglio unico, senza interruzione di pagina, ma penso vengano fuori due e mezzo con carattere 12
Grazie per la risposta, e buona serata! 🙂
Grazie a te e altrettanto, naturalmente 🙂 Waayne…non penso che ci entri John Wayne, ahah che battutona 😉
In realtà volevo iscrivermi proprio con il nickname johnwayne, ma era già occupato. Riprovai con wayne, ma era già preso anche quello. Alla fine raddoppiai la consonante iniziale, e WordPress mi dette il via libera. 🙂
Ah vedi, avevo visto bene. Anche io volevo iscrivermi con un altro nick ma era occupato e alla fine ho messo questo che non mi piace neanche un pò ma ormai…sic 🙂
Questo post ha ottenuto 28 commenti: questo significa che sei riuscito a crearti un tuo pubblico, e quindi il tuo nickname ti ha portato fortuna. Buon appetito! 🙂
Questo è innegabile, passo dopo passo, con lavoro metodico, si scalano le montagne. Buona serata 🙂
ti seguo da un pò e ti leggo sempre con molto piacere. I tuoi scritti sono di compagnia e rappresentativi di tante cose che “conosciamo”, pertanto belli evocativi. Continua sempre a tenerci compagnia. Buona giornata 🙂
Grazie Giusy, mi fa piacere leggere quello che scrivi. È come un film del tempo passato che scorre nella mente come un fiume di emozioni tenere e un po’ malinconiche ma that’all folks 😉 ciao
Bellissimi disegni
Sono molto belli si, complimenti all’autrice 🙂
i tuoi racconti mi tengono compagnia in questo lockdown.
Grazie per le belle parole. Cerco di metterci impegno per renderli decenti senza scadere nella banalità 🙂