Storie degli anni 80 Adolescenti e ragazzi

Storie degli anni 80 Adolescenti e ragazzi

Storie degli anni 80 Adolescenti e ragazzi

Storie degli anni 80 Adolescenti e ragazzi

NIENTE DURA PER SEMPRE!

Niente dura per sempre è così, una triste verità, una drammatica verità. Vedrete che niente dura per sempre ragazzi, niente!

Il nostro amico Checco era solito esordire con queste funeree profezie il suo ingresso in scena nei nostri incontri pomeridiani al parco, vicino alle panchine sgangherate dell’ala ovest.

L’ala ovest era più imboscata delle altre, più riservata anche se quella est lo era di più ma noi ci stavamo alla larga perchè veniva frequentata da spacciatori e fruitori di eroina.

Conoscevamo alcuni di loro, erano ex studenti della scuola o perchè venivano da noi a scroccare sigarette o soldi per prendersi bottiglie di birra.

Il problema dell’eroina era allora una vera piaga sociale che si portò nella tomba anche uno dei nostri, il più emotivamente fragile e dolce, nei suoi modi gentili e graziati ma…

…ma lo spettro della facile consolazione, dell’abbandono sociale e delle chiacchiere dei benpensanti non lo aiutarono nella sua discesa agli inferi dell’emarginazione familiare e sociale.

Niente dura per sempre, cazzoni, sbraitava fiero il Checco.

Lo abbiamo capito pirla, niente dura per sempre, dobbiamo farci fuori per questo? No, cazzoni, lo dico da amico. Vai al diavolo, se questo è essere amici, capra, lo zittiva Katia…

…la permalosa moretta che amava tutto quello che era fuori schema, soprattutto i fighetti della classe, ma questo è stato già detto…

…bene mister “nothing lasts forever” hai la roba? Chiedeva ribattendo il Mauro, Mauer dalle mani di acciaio (aveva spaccato un muro in un momento di incazzatura solenne, si leggendava).

Il Checco sorrideva con quel suo modo di fare di scazzo totale e ci lanciava un pacchetto di sigarette facendolo prima roteare attorno alla testa per fare il figo con le rare ragazze che ci frequentavano…

…ONLY MEN TEAM, solo uomini, facile e logico, le TIPE preferivano compagnie più IN…

…di TIPI che tiravano fuori IL GRANO per andare ad aperitivi e shopping piuttosto che fumare di nascosto nel parco vicino all’area dei tossici con degli squattrinati, poveracci, sfigati aggiungiamo per addolcire il cocktail poco alcolico.

La colletta sociale comprendeva anche qualche bottiglia di birra e l’acquisto veniva fatto a turno in qualche supermercato distante per evitare di venire riconosciuti e passare per UBRIACONE nella sfiga di essere pizzicati…

…Le birre NON sono mie, sono per i miei amici.

See come no. Le sigarette non sono mie…

…sono di mio ZIO, SEEE COME NO..sono di mio padre, ma tuo padre non è astemio? E così, altre sottigliezze capitate più o meno a tutti.

Con queste birrozze e le tanto celebri sigarette, Diana rosse che costavano poco ed erano apprezzate dal popolo, si chiacchierava e per un periodo la combattiva, dolce e fragile Katia si sedeva con il Checco a chiacchierare, bere e fumare su una panchina più lontana dalle nostre orecchie ficcanaso.

Noi del resto dell’only men team, eravamo logicamente infastiditi ma…ce lo tenevamo in tasca il nostro fastidio.

Storie degli anni 80 Adolescenti e ragazzi

La Katia veniva spesso in gonna e stivali di pelle con borchie, un dettaglio che risvegliava non poco i nostri istinti sessuali, anche quelli del Checco ovviamente.

La ragazza gli parlava di tutto e di più, di questo di quello, del disco di mister X, della panza di Tino, della stronzaggine estrema del Mark, della zoccolaggine mostruosa della Sophia, quella sgualdrina malefica, diceva sempre fra i denti.

Checco ascoltava, beveva sorsetti di birra, annuiva e fissava i gesti disarticolati dell’amica che le facevano alzare la gonna e i collant. E gli stivali…uuh quelli poi…

…quello lo facevano, ci facevano, SBALLARE.

Avevano profumo di cuoio, lei sapeva di gomma da masticare, sigarette e birra, amaro e dolce in un mix erotico di indiscussa follia mentale, sturbo psicologico.

La Katia ovviamente sapeva e faceva apposta alzandosi ogni tanto la gonna da dietro e mostrando del tipo VEDO NON VEDO, le mutandine.

Solo ogni tanto eh, lo scettro di zoccola lo lasciava pure ad altre…ad una sola anzi.

Quando lui non rispondeva alle sue pedanti domande o farfugliava qualche frase sconnessa lei si incazzava e gli mollava una manata sulla zucca, sveglia mister…

…NIENTEDURAPERSEMPRE,

devi prendere decisioni, che qua oggi siamo e domani non siamo.

Checco una volta gli si era illuminata la lampadina di Archimede sopra la testa e aveva replicato con impeto (bottiglia di birra per terra con suo/nostro disappunto)…

…quindi se OGGISIAMODOMANINONSIAMO e NIENTEDURAPERSEMPRE è la stessa cosa!

La Katia allora si era ricomposta e rimessa in ordine la gonna nascondendo mutande, collant e stivali di cuoio dall’odore inebriante.

Nostro disappunto, sua di lui aria di trionfo, aria di scazzo da parte di lei. Vai a prendere un altro pacchetto di Diana, anzi Marlboro, cazzarola.

Voi uomini siete proprio tonti, la prossima volta me ne andrò con la compagnia degli aperitivi e del grano.

Così non fece subito, ma tempo dopo. Il magico mondo di ieri poteva ancora colorare le nostre giornate ascendenti, ne era sicura, tutti ne erano sicuri.

Dopo il mondo di ieri si apriva quello del domani e del domani non v’era e non c’è certezza.

Carpe diem

Albert 20/11/2020

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

26 thoughts on “Storie degli anni 80 Adolescenti e ragazzi

    1. Ah ma piace comunque leggerlo 😉 Questo mi ha portato via un’oretta, di solito dedico al massimo mezz’ora per pura pigrizia, ma stavolta non volevo lasciare errori di forma e sostanza (cit. CSI, Tabula rasa elettrificata) 🙂

  1. Gran bel post… mi hai catapultato in quei tuoi momenti di “vita vissuta”…
    Sei un grande, ti auguro un buon proseguimento di giornata😉

    1. ehilà, grazie per le tue zuccherose parole. Penso che quelle “vite vissute” siano comuni a tanta gente che oggi le sogna come una bella chimera rispetto all’attualità canaglia 🙂 Salutoni 🙂

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