
Erika della V C, 19 anni, del nostro liceo andava a scuola e tornava a casa in BMW…
…ma di quelle nuove splendenti, nessun cesso recuperato da qualche furbone delle demolizioni che spacciava per
VINTAGE...
magnifico affarone altrochè rottame di venti anni prima messo insieme con il nastro adesivo…
…celebre lo sfasciacarrozze del Franco detto Sporco o Sporkugna sia per il suo aspetto lercio che per i suoi affari sottobanco che lo avevano reso piuttosto ricco.
Quando andavamo a curiosare dalle sue parti ci lanciava dietro pietre, fuori dalle balle RAGAZZINI SEGAIOLI tornate da quelle cornuti delle vostri paparini, ci appellava senza troppa misericordia.
Si mormorava che si facesse le mamme di tutti…si mormorava…si sussurrava…si diceva a fil di voce…forse era vero…
…forse no.
Per tornare all’Erika e i suoi passaggi in BMW, non era il papà o la mamma a compierli, ma il suo boyfriend, quello ufficiale e sbandierato.
Il tizio, un trentacinquenne rampante,
figlio del padre rampante,
che era figlio del nonno intraprendente,
discendente da una famiglia nobiliare (che al mercato mio padre comprò).
Insomma al TIZIO, il cui nome era Max o una roba simile, era ricco sfondato a tal punto da potersi comprare con uno schiocco delle dita la ditta di Franco Sporco, le sue auto taroccate e…
…il suo giro di presunte mammine discepole di matrimoni infelici, tutte da consolare.
Erika entrava la mattina in classe radiosa, profumata, incìpriata, truccata come una regina.
Sedendosi al primo banco davanti la cattedra della prof. Giovanna, detta BastardaStonzaMaledettaTroia…
…da tutto il resto della classe e dalle classi vicine, la bionda snob si lisciava i capelli con la punta delle dita laccate sempre di rosso fuoco e…
…con il lato degli occhi lanciava sguardi maliziosi e antipatici alle altre ragazze della classe.
…del tipo…
…ehi ragazze, girls, voi poveracce sfigate, DOVETE ROSICARE, impazzire, SCLERARE!
Indossava sempre vestiti eleganti, anche camicette bianche da segretaria (da zoccola arrivista aziendale, secondo condivise opinioni).
Per noi maschietti seduti dietro, la visione della sua schiena col reggiseno evidentissimo e i suoi sculettamenti in minigonna, con…
…evidenti micro slip che le entravano nel sedere, era davvero durissima seguire i sermoni della prof.
Le sue pallose lezioni passavano in secondo piano…
…rispetto alla sihouette della bella e perfida Erika.
Buongiorno professoressa, sussurrava civettuola la bionda ragazza quando entrava la prof, buongiorno carissima, rispondeva la BastardaStronzaMaledettaTroia alla sua pupilla preferita.
Una mattina la polemica filosofica Katia aveva fatto segno con le mani in segno di canzonamento al rituale ruffiano tra le due.
La prof si era alzata in piedi e con la punta del dito le aveva urlato “dovresti vergognarti a prendere in giro le tue compagne di classe solo perchè studiano più di te!
Invece di perdere tempo a sparlazzare e fumare in bagno faresti meglio ad impegnare per l’esame di MATURITA’.
Erika l’antipatica si era voltata appena appena con il capo per lanciarle un sorriso sarcastico sotto gli occhi compiaciuti della prof Giovanna.
Quindi si era lisciata i capelli biondo platino.
Katia aveva stretto i pugni fino a diventare viola per la rabbia…una lacrima le era scesa sulle guance…
…Erika gongolava, KATIA SI INCAZZAVA, noi ammiravamo le mutande di Erika, le altre si morsicavano le labbra…
…qualcuno usciva al cesso a fumare…qualcuno…se poteva…
…il mondo di ieri dava le sue lezioni di vita, vincenti o perdenti…
Albert 3/12/2020
http:/https://www.youtube.com/watch?v=tbMAY2Mx1bE
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Eheh, il duro mondo della competizione scolastica
Grande! Un altro racconto che mi è molto piaciuto, un po’ underground
Grazie Domenico. La protagonista Erika esisteva sul serio solo che il tizio che veniva a prenderla aveva un Audi e non un BMW. Il nome era diverso ma non ne lo ricordo 😊
Beh credo che i ricordi personali siano quelli che rendono i tuoi racconti davvero ben costruiti e realistici:)
Quando il tempo si fa sentire i film della vita più giovane si materializzano come un magico mantra, come un orizzonte luminoso davanti a quella robaccia che è l’attualità. Quando certi sogni si spengono rimangono quelli della memoria
Bellissima affermazione, condivido:)
Dirty Frank! Esiste anche la canzone dei Pearl Jam.
Mitici. Franco sporco era il nome di un osteria di bassa lega che frequentavano con la compagnia perché il padrone di dava alcolici anche se minorenni 😊
Tutti siamo stati “salvati” dagli zozzoni in gioventù!
Esattamente, una volta era anche facile, bastava avere la grana per pagare e i vizi costavano poco rispetto a oggi. E c’era libertà, nessuno rompeva, oggi tutti giudicano, condannano, controllano, reprimono, isolano