Storie di adolescenti degli anni 80

Storie e avventure di adolescenti degli anni 80 Storie di adolescenti degli anni 80

Storie di adolescenti degli anni 80

###EEEEEEEEEEEE@@@EHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!

…ghigna Katia alle tue spalle. Ti pare di sentirla quasi ma ti giri e non c’è nessuno. Magia!

Il gruppo del 49, la compagnia della fermata dell’autobus, appuntamento al capolinea alle 15.29 non minuto di più non minuto di meno, ma io arriverò più tardi, allora sei fregato noi ce ne andiamo, vi odio!…

Aspettatemi lo stesso, gruppo di tonti!

Il gruppo era piuttosto monotono e statico nelle sue performance pomeridiane prefestive.

Del tipo o stare al parco a chiacchierare a gruppetti (fumare, bere, sempre di nascosto) fare collette per comprare robe assolutamente necessarie per solidificare l’amicizia come il Padreterno comanda…

…(sigarette e bottiglie di birra e /o altro) oppure andare in bar Stella se il tempo non era buono oppure volevamo trovare qualche emozione diversa.

Ovvero guardare cosa combinavano gli adulti che ci guardavano a loro volta come sfaccendati perditempo…

se avessi la vostra età me ne sarei già scappato dall’altra parte del mondo, aveva sentenziato una volta un tipo più largo che lungo.

I giovani di oggi sono dei segaioli smidollati, pensano che studiando troveranno l’America, poveri falliti.

Ogni tanto spuntavano fuori anche di questi personaggi.

Un pomeriggio di dicembre, fuori dal bar Stella, fuori appunto per evitare di appestarci di fumo di sigarette passivo all’interno, Silvia o Sylvie, la biondina petulante finta snob, aveva sbottato…

…Ragazzi, io mi sono rotta le palle, brava complimenti per il francesismo, commento ironico di Michela, RAGAZZI, cavolo…

…Silvia alza il tono dopo avere fulminato con gli occhi la Miky, la Toffee di Vasco, con gli occhi, mi sono ROTTA le pall…ehm…le scatole di passare il pomeriggio in sto bar da sfigati.

Katia, con cui aveva avuto un paio di baruffe solenni nel recente passato, si era morsa le dita con rabbia evitando di fare commenti acidi.

Frank alza le spalle giocando con una sigaretta mezza fumata, Checco guarda di lato la bella Michela con cui vorrebbe avere un flirt, ma è un’impresa troppo ardua…

…lei aveva gli occhi solo per il rocker di Zocca, il BLASCO gli altri maschi potevano anche estinguersi, per primo quel rompiballe di suo padre.

Insomma, aveva proseguito la Silvia, Natale si avvicina quindi propongo di andare a fare un pò di shopping in centro.

L’aveva detto roteando l’indice ben laccato di rosso per marcare la sua proposta. Rosso fuoco, rosso Natale, Rosso lingerie, Rosso che fa tanto donna adulta. E fighetta!

Katia l’aveva fissata masticando in modo maleducato una gomma, ma una bolla, le era scoppiata sul naso e girandosi di scatto se l’era levata facendo finta di niente.

Un pezzo le era finito sul ciuffo di capelli, MERDA, aveva borbottato tra sè…merda e stramaledettamerda!

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Ho sentito che c’è Max lo stronzo e la sua concubina in giro a fare spesucce, aveva detto Frank spegnendo la sigaretta cercando spazio tra le decine di filtri spenti.

Ah la CONCUBINA, aveva ringhiato la polemica Katia con una mano sul viso col dubbio di avere ancora qualche pezzo di gomma attaccato, la concubina sgualdrina, aveva concluso il Pilone ridacchiando.

La concubina era la celebre Sophia, sempre quella con la PH e non con la F, l’odiosa sbruffona,

opportunista, arrogante (zoccola) della 5A,

la nostra 5 rivale dato che la maggior parte di noi era in 5B assieme all’altro pezzo da 90, l’Erika, miss ME LA FACCIO solo con quelli che vengono a prendermi a scuola in BMW.

Per me non ci sono problemi, aveva borbottato l’ermetico Andrea, l’uomo del sottosuolo di Krypton, andiamo pure.

Per te va bene tutto, anche camminare con le chiappe, aveva riso Miky in modo antipatico.

Non hai carattere, Andrè. Andrè aveva sorriso sornione come se fosse su chissà quale pianeta e non aveva detto nulla.

Sembrava che vivesse 24 ore su 24 in uno strano TRIP lisergico…amico di tutti…forse non di sè stesso.

Alla fine la storia dello shopping era stata rimandata a PIU’ TARDI, intanto beviamoci una birra e fumiamoci sopra, aveva deciso per tutti Frank il bello.

Silvia non era stata per niente d’accordo, eccheccavolo, non possiamo farci fuori tutto il pomeriggio a romperci su sti tavolini a perdere tempo…

…hic manebimus OPTIME, aveva borbottato Andrea con gli occhi chiusi.

Ma STAI ZITTO TU!!!…

…aveva ribattuto l’altra dando un calcio ad una castagna che era ai suoi piedi…

tale castagna era atterrata con un colpo secco sul tetto di un Alfa Romeo rossa.

 

SDENG!!!

 

Silenzio di tomba, nessuno protesta apparente…

…Silvia si guarda attorno mordendosi le unghie rosso fuoco…tutto tace…nessuno rompe…

Bene, torniamo ALL’ATTACCO…

…siete una palla al piede, dai andiamo in centro, chi viene con me?

Nessuna risposta,

dai ammazza, andiamo, andiamo, andiamo, ci beviamo qualcosa in Corso, c’è vita, ci sarà un mucchio di gente e…

…e ci sarà anche Max e Sophia con i loro amici stronzi, aveva concluso Michela stiracchiandosi. Vedere quella gentaglia non mi va. Si, vero, sono d’accordo, non ho un soldo ecc.

Okay, me ne vado da sola, addio scemi! Se mi rapiscono o mio violentano sarà colpa vostra e…

…puah, andate all’inferno!

Silvia si era riseduta sulla sedia di plastica vedendo i lampioni serali accendersi di botto.

Andare in giro da quelle parti da soli per raggiungere il centro non era il caso, c’erano tipi strani dopo una certa ora.

Pochi soldi, poco shopping, pochi desideri realizzabili nell’immediato a parte musica, scarpe, walkman e una montagna di CASSETTE DI VASCO ROSSI in persona…

…un’ALFA ROMEO ROSSA, un motorino truccato…sogni sogni..

…i giorni passavano ma senza pecunia andava bene vivere anche solo di sogni.

 

Albert 13/12/2020

 

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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