STELLA, IL TIZIO, IL BAR, PACMAN E LE ALLUCINAZIONI @ Racconti brevi di ragazzi di periferia e cambiamenti generazionali

 

ADDIO PACMAN?

Il bar Stella nel dilemma

 

 

Gestendo un bar rionale nel 1989 non si poteva certo sperare di trovare aria immacolata, pura e profumata, lo zucchero in bustine.

Un flipper, due giochi Arcade, il già citato Pacman, che era fuori moda già dal 1985 ma a Stella non interessava niente.

Finchè qualcuno ci giocava andava benissimo, ma dietro insistenze del TIZIO che noleggiava giochi da bar, lo avrebbe mandato in pensione con la fine dell’anno.

Uno di quei giochi dove ci sono quelli che si menano, Karate Kid, aveva detto il TIZIO del noleggio.

Oppure quegli arcade ispirati al fantasy, la gente ci gioca e per continuare l’avventura deve mettere soldi e soldi.

Stella si era messa un dito in bocca come una bambina alle prese con le tabelline.

10- 9 – 8 -7- 6 -5 -4 -3- 2 -1 

GAME OVER

Ma se muoio sempre con sti giochi nuovi e devo metterci soldi e muoio di nuovo senza neanche capire dove sono, finirò con l’incazzarmi, aveva replicato la titubante Stella al TIZIO che sembrava molto interessato al suo davanzale.

Lo sguardo gli cadeva spesso.

Eh bambola, mi spiace, ma ho l’occhio che cade facile, ti farò uno sconto sul noleggio…

Ma che te ne frega se la gente si incazza giocando, Stella, mica ci giochi tu! Che si fottano, importante è mettere giochi nuovi, andare al passo con i tempi, modernità.

Poi incasserai bei soldini, cara, fidati del Max (il TIZIO). soldini, così potrai comprarti un caffè in centro. Il TIZIO…

...sigaretta in bocca, Zippo acceso sulle braghe da gran figo, tacccc, altro sguardo sul davanzale della bionda, sbuffo di fumo verso il soffitto del bar.

Beh penso che hai ragione, dice lei mettendosi le mani incrociate sul petto per nascondere il davanzale. Portami il gioco e prenditi Pacman.

Il TIZIO scoppia in una fragorosa risata, cade cenere di sigaretta per terra, guardo furtivo ai fuseaux a pallini viola e neri di lei…

Ammazza che fisico, se si gira si vedono le mutandine, lei si accorge dei suoi sguardi furtivi ma non troppo e lo liquida con un mezzo sorriso senza togliere le braccia dal petto.

Bene è stato un piacere, arrivederci.

Ah, Stella, fammi un caffè corretto grappa, dice TIZIO facendo cadere altra cenere sul pavimento.

Stella annuisce, va verso il banco, così TIZIO può vederle il solco delle mutandine sopra i fuseaux. Bingo, belle microscopiche, pensa, Stella fa tanto la santerellina e invece…

 

PACMAN PARLA CON STELLA

 

Più tardi Stella con uno straccio bagnato pulisce il cassone che contiene Pacman. Strofina per bene lo schermo, lo ha fatto tante volte.

Pacman cammina su e giù a mangiare i puntini, scappando dai fantasmini finchè mangia i punti lampeggianti, la musica cambia, i fantasmini fuggono, Pacman corre loro dietro e li mangia.

100 PUNTI 200 PUNTI 500 PUNTI 1000 PUNTI

Pacman si gira e la guarda immobile. Anche i fantasmini la guardano.

Vedi, Stella, la vita è scappare e non essere presi oppure inseguire e prendere chi ti insegue. Scappa e perdi, insegui e vinci.

Sapevi che TIZIO ti guardava i fuseaux e che voleva guardarti le mutande. Ci è riuscito. Stella si toglie i guanti sentendo una leggera vertigine.

Pacman mi parla?

Pacman continua a giocare da solo nel suo eterno fuggire inseguire, inseguire fuggire.

Fuggi o insegui Stella, il tempo è breve, scegli o il tempo sceglierà per te.

Albert 31/3/2021

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

6 thoughts on “STELLA, IL TIZIO, IL BAR, PACMAN E LE ALLUCINAZIONI @ Racconti brevi di ragazzi di periferia e cambiamenti generazionali

  1. Da noi, nella Germania del est, sono arrivati solo dopo l’89, troppo tardi per me, i giochi nei bar. Non saprei, se avrei giocato, però. Non lo saprò mai. Game over! 😂

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