
Di notte per strada
Cantavano nelle osterie di notte
Il fanale illuminava le pozzanghere dopo il temporale
Sapeva di vino di terza categoria
La notte chitarre stonate e voci bestemmie naïf
Ubriachi amici di tutti solo nella notte
Per un bicchiere, due, cento, infiniti
Bicchieri che rompevano la noia della monotonia
Riempivano gli spazi vuoti.
Spazi vuoti
Albert 22/5/2021
http:/https://www.youtube.com/watch?v=2hg7MCd_U1k
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Bella la copertina bel quadro e belli il post! Ieri sera mi son vista Peppone e Don Camillo, dove è finita quell’Italia li? Quella in cui tutti nonostante tutto seppur divisi profondamente uniti
Da nessuna parte temo a parte nello spazio della memoria o ascoltando i vecchi LP di Guccini. Il tempo si è mangiato tutto.
Grazie 🙂
Ubriachi amici di tutti solo nella notte … Mi viene in mente Fogli con “Storie come amici perduti
che cambiano strada, se li saluti”. Con il passare del tempo, dei veri amici rimangono pochi. Raramente sono quelle del vino di terza categoria 😉 Ma meglio così, non ci mancano.
Bene, poi vado ad ascoltare questa canzone, grazie della info, vielen Dank 😊 beh sicuro i veri amici non sono quelli che trovi di notte…trovavi una volta anzi 😑
Allbeeeerrtt!!!! Parlo con la faccina, oggi: tiè😍
Ma sono quattro parole buttate la a caso. Grazie cmq
😁 prego!
Adoro Teresa de Sio..
Bravissima, un’artista meravigliosa