IL PULLMAN FANTASMA DEL VAJONT

IL PULLMAN FANTASMA DEL VAJONT

Una storia diversa da quello che propongo di solito, ma giusto diffondere.

Fonte: Lucia Vastano “Vajont, l’onda lunga” 2009

La sera, lunare, del 9 ottobre del 1963 ci fu la celebre frana del monte Toc nel lago artificiale del Vajont, l’acqua sorpassa la diga, che rimane intatta, scende nella gola sottostante alla velocità di 200 km/h e annienta tutto quello che trova sulla sua strada.

Paesi, vite umane polverizzate in pochi secondi. 2000 morti circa.

Oggi siamo tra un secondo non siamo

Lo stato promise risarcimenti, vendetta, solidarietà e altro ma lo Stato era proprietario della diga quindi non potendo andare contro sè stesso pagò quattro soldi a mò di ricatto ai sopravvissuti:

…quattro pedate nel sedere in pratica e insabbiò tutto per decenni e anche oggi, solo che oggi l’informazione è, pur faziosa e pro infame sistema, più aggiornata e diffusa.

Storia famosa, niente da aggiungere.

LA CORRIERA FANTASMA DEL MAE’

Dove l’acqua arrivò e distrusse tutto, precisamente allo sbocco di un piccolo torrente chiamato Maè nel Piave, c’era un ponte in pietra di una strada statale.

Sul ponte in quel momento, si dice, transitava per puro caso e per pura sfortuna, una corriera di turisti tedeschi al rientro a casa da una gita a Venezia.

Nessuno si è mai accorto di nulla, pur essendoci state voci che indicavano il ponte sul fiume Maè il luogo in cui sta corriera era stata probabilmente colpita e sommersa da metri e metri di ghiaia fluviale.

Qualcuno aveva mandato degli operai a scavare, lo Stato con le guardie li aveva mandati via. Così per quasi tutto quello che era riguardato il disastro di Longarone e il soprastante Erto.

Insabbiamo tutto, stendiamo l’oblio, la gente si dimentica, muore, si uccide per la disperazione.

Il sistema non guarda in faccia niente quando ci sono di mezzo quantità enormi di capitali, sistemi finanziari e interessi economici.

Ancora oggi questa corriera piena di morti è sepolta chissà dove sotto le ghiaie del torrente Maè. 

L’onda lunga del destino colpisce quando meno uno se lo aspetta, anche nei momenti di festa, di gioioso tempo libero, di spensierata consapevolezza gaia del momento percepito. 

Albert 1/7/2021

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

45 thoughts on “IL PULLMAN FANTASMA DEL VAJONT

  1. Vedi te da un “Maè” che viene fuori.. Ottima condivisione! Se la sono cavata con una fiction di 2 soldi.. quello è rimasto di questa storia. È stato un piacere leggere ☺️

        1. Tornerò alle storie della casa lunare e delle dimensioni parallele di umanoidi alle prese con l’ignoto e la tragedia meschina della propria vita riflessa ☺️

        2. Mai pensato il contrario. Vedi come cose lette tanto tempo fa tornano alla mante…la generazione di scarsi lettori, ignoranza spaventosa diffusa porterà all’oblio tante cose, tantissime

        3. Infatti Albert..per carattere tendo a sdrammatizzare ma è la cosa che più temo.. l’oblio generazionale..

        4. Ci serve un Albero sotto cui fare del sano cazzeggio intellettivo, Albè! No sai com’è…ho sto problema di dover stare immersa e stesa nella natura 😂 così mentre filosofeggio faccio pure la fotosintesi 😁
          Buona giornata 🌻

        5. C’erano delle persone che si trovavano cosí in gruppo, in luoghi sperduti delle Alpi Giulie e in quelle Austriache a condividere la vita della foresta. Movimenti völkisch si chiamavano 😊
          Buona giornata

        6. Li ho studiati sti movimenti! Beh comunque se c’è una cosa fantastica su da te è proprio il verde.. mio cugino va solo per montagne e mi fa fare certi sentieri 😍😍😍 Considera che il mio sogno è avere un setting terapeutico all’aperto sotto un ulivo.. aaahhh💆‍♀️ Sogni da doc😁

        7. Sul verde sicuro. Dopo la Finlandia è il luogo con più boschi d’Europa. Ci sono ste foreste che cominciano sopra paesetti e son lunghe anche 40 km. Se ti perdi son azzi tua, anche perchè ci sono molti orsi che vagano e son belli da vedere ma non da trovarseli davanti…esperienza da brividi 😱

        8. ahahaha sopravvissuto a un orsacchiotto? 😀 sarà.. a “foresta” la mia mente naviga nel piacere dei sensi.. che immagini……

        9. “Beh esperienze”.. ma io son di un curioso!!!😁 deformazione.. cultura e amore per l’ascolto ☺️

  2. il sistema ha ucciso insabbiato e ancora prende soldi con le accise….uno schifo così purtroppo in Italia non è raro!

    1. Diciamo che questo incidente è stato quello che ha portato all’inizio del boom economico del nord est, all’epoca ancora prevalentemente agricolo.
      Naturalmente nessuna “rivoluzione” e stravolgimento sociale ed economico può nascere senza un pò di morti

      1. Potrei anche essere d’accordo se il capitale fosse una cosa buona ma é il male assoluto che fa morti ovunque

  3. Pazzesco, non ne sapevo nulla. Ma questi turisti avranno poi avuto dei parenti, no? Nessuno li ha mai cercati o rivendicati?

    1. Si, c’è stato una ricerca e inchiesta da parte dell’allora Germania ovest ma le indagini si sono arenate in un muro di omertà. L’indagine non rivela particolari successivi a parte uno. Un paio di anni dopo degli operai dovevano scavare con un bulldozer in quella zona e uno ha giurato di avere perforato una cosa metallica, un tetto secondo lui. Da questo buco sarebbe uscito odore di…morto, putrefazione. I lavori furono interrotti su ordine della procura di Belluno. Devo cercare di nuovo questi articoli, ho fatto solo un riassunto, magari mi son perso qualcosa…

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