UN GIORNO D’ESTATE LA NOTIZIA COME UN URAGANO
Era giunta la notizia come un tuono seguito dal fulmine, dall’acquazzone estivo seguito ad un cenno di vento.
La nostra amica aveva avuto un grave incidente ed era in coma all’ospedale. Come è successo, cosa? Come? Perchè?
Sicuro che sia lei?
Le voci si erano sparse al telefono, al telefono di casa.
Non c’erano cellulari, le notizie si davano sui vecchi telefoni, rassicuranti telefoni a cui era attaccato il mondo e le tue emozioni.
Mamma, lascia libero il telefono che devo sentire, hai sentito? Ho sentito, che tragedia, voi giovani correte in auto e poi…
MAMMA, porca miseria, non è il caso di aprire la bocca per dire cavolate e…
Lui, il fidanzato, quello che ce l’aveva portata via, l’aveva rapita dalla nostra compagnia perchè quelle, le ragazze che diventano fidanzate di morosi di altri gruppi, seguono il fidanzato nella sua compagnia di amici…noi puff, addio, non contiamo più niente…
LA NOSTRA cumpa dei giardino, del bar della piazzetta, non faceva al caso del SUO ganzo.
L’aveva portata con degli estranei, AMICI mi dispiace, ma così vanno le cose e lo AMO, AMO LUI, aveva detto LEI quasi in lacrime quando le avevamo chiesto di rimanere con noi.
Noi eravamo i suoi amici, i suoi compagni di classe…INVANO. Ora, un pomeriggio d’estate lui più grande che aveva la patente e la moto, l’aveva portata al mare.
Al ritorno si correva un pò troppo, una curva insidiosa, scivolo, cade lui, cade lei. Contro il muro o non si sa cosa.
Meglio non sapere. In coma, forse non vivrà. Noi ci eravamo trovati al bar, il NOSTRO ritrovo.
Sapevo io, non doveva andare, QUELLO non era per lei.
Povera la nostra amica, lei…forse non ci sarà più.
La piazzetta sotto il nero cielo dei temporali pieni di pioggia, vento e frescura delle sere estiva dava segnali.
Lei era nostra.
Tu sei per sempre nostra.
Albert 10/7/2021
https://www.youtube.com/watch?v=jEo2hs2N7r8¿Cuál es tu reacción?

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Storia triste
Non è successa nella mia realtà, è una storia inventata, una raccolta di storie vere che avevo sentito da altre compagnie e dalla cronaca cittadina di tempo fa.
Spazio riflessivo, esimio allegro pessimista
E’ triste lo stesso
La prossima riguarderà un party in spiaggia, sex love and rock and roll 🙂
Inventata o no, cose che succedono. Mi ricorda la storia di una amica, nel primo anno di università. Era andata per un fine settimana via con amici, in due macchine, al ritorno la domanda, di andare in autostrada o meno. Lei era nel gruppo che decideva di andare in autostrada. Incidente, schianto con uno che andava contromano, tutti e quattro diciottenni morti. Eravamo al funerale, non conoscevamo gli altri, ma una roba da brividi. Il suo posto in aula vuoto. Così, da un giorno al altro. Bastava che tornassero insieme, evitando la autostrada.
Storia triste Anke, se ne leggono spesso di simili. Sembra che l’idea del pericolo e della morte sia scomparso dalla vita della gente, come se dovesse durare tutto in eterno e invece basta un solo attimo, uno sbaglio di strada ed è finita. Grazie per le tue parole, Gute Nacht!
È incredibile quanto sia simile a molte storie accadute quando ero tra fine scuole medie e liceo.. All’epoca ci fu quasi un boom di incidenti del genere specie per quelli che decidevano di andare (magari da dodicenni) nelle auto di quelli grandi (i primi patentati) ed ecco lì… “boom!”. Per non parlare dei motorini…😞 Quanti amici andati via..
Buona Domenica 😊🌊🌻
Esatto cara Red. Andando in cimitero guardavo tombe di miei coetanei che sono là sotto da tanto tempo, un ricordo a storie sentite ai tempi della compagnia, gente che se ne andava giovane, che emigrava, che ci diceva tornerò presto. Non tornarono.
Tutto passa, l’acqua scorre e il cuore dimentica 🙁
Buona giornata
Storie come queste che scrivi, seppur non direttamente provate, aprono ricordi in tanti (come hai visto dai nostri commenti). Il cuore non dimentica -credimi- mai!… siamo noi a illuderci che accada..
Non le ho provate direttamente io, ma gli altri si e si parla, si racconta, si ricordano gli anni che separano da chi è rimasto per sempre giovane. Mi è sempre colpito questa fine precoce, nel fiore degli anni, sempre colpito e fatto riflettere molto 🙁
È un po’ quello che accade oggi.. cambiano le forme di queste morti più o meno reali, apparenti.. camuffate.. ma in studio, quotidianamente entrano ed escono giovani fantasmi bloccati per sempre lì…
Non ho capito la seconda parte, lì dove…? Se è una cosa per non dire un’altra, del terrorismo mediatico allora ho capito 🙂
Hai ragione.. ho dato per scontato una consecutio data come stessimo parlando “di faccia”. Lì era inteso come gioventù.. le psicopatologie che “bloccano ” (un po’ come il discorso del morire giovani), i ragazzi sempre a quell’età😊
Ahah ho capito 😃 pensavo stessi parlando in codice di tutto altro ahahah 😄
😂nunu! Questa volta ero molto diretta al punto, la doc ogni tanto lo prende il sopravvento 🧐😂
Non so se sia una storia vera, ma io ad esempio l’ho vissuta…la moto, sorpasso sbagliato, il mio Claudio, l’amore dei miei 14 anni svanito per sempre. Ma sempre con me.
Non é una storia capitata a me ma ricordi ed esperienze di questi drammi capitati ad amici o letti sulla cronaca. Gli amici morti sono sempre con me, per sempre assieme anche nell’invisibile presenza