STORIE OZIOSE DI BAR DI PERIFERIA DEI CALDI POMERIGGI DI AGOSTO DEGLI ANNI 90 @ Racconti brevi, narrativa, blogtales

Alla sera la gente si fonde in un’unica marea umana verso un unico destino illuminata dalla luce dei lampioni

IL BAR, STELLA E LE VACANZE ESTIVE

Nel tardo pomeriggio la brezza calda  incandescente dell’estate muoveva le foglie rinsecchite dei platani della piazzetta.

Il bar Stella, all’angolo della piazzetta di periferia era dominato dall’ozio e silenzio agostano. Sotto gli ombrelloni reclamizzanti una nota marca di gelati, il solito eccentrico Tango si stava “gustando” l’ennesimo amaro fumando sigari Toscani e la bella barista, Stella era in dormiveglia seduta a distanza da lui.

Non sopportava quei diabolici sigari e il fumo in generale.

 

Tango, lisciandosi la folta barba, emule di Karl Marx, soffiando fumo verso il cielo, si era voltato verso la silenziosa Stella che si teneva il mento con la mano appoggiato sul tavolino.

Sembrava una ragazzina liceale, pensava Tango, come quelle studentesse che venivano durante l’inverno per lo più a bisticciare tra loro e fumare di nascosto imboscate vicino il flipper.

I loro compari di scuola non sembravano partecipi con loro. Ogni compagnia ha le sue stramberie.

Stella, ci sono persone che aspettano! La bionda barista si era svegliata di soprassalto e aveva gridato

SI, ARRIVO, COMANDI, COSA DESIDERA!! Tango si era messo a ridere, tranquilla non c’è nessuno. Mi prendi per il sedere?

Non riesco a dormire bene di notte per il caldo, sono stanca quindi se permetti lasciami in pace e se vuoi qualcosa vai a prendertelo, tanto sei di casa qui.

Lui si era scusato ed era calato di nuovo il silenzio.

Stella aveva sospirato stiracchiandosi: scusami ho risposto come una zitella bisbetica acida, spero non ti sia offeso.

Tango aveva fatto un segno negativo con il capo.

Non c’è nessuno in questo periodo, chiudi e vai in vacanza da qualche parte.

Stella Stellina aveva alzato le spalle.

Si pensavo, forse i prossimi giorni me ne vado un pò al mare. Sola?

La bionda si era mordicchiata le labbra bisbigliando “con un’amica”

Niente amici maschi?

Nessuna risposta.

Era andata un salto dentro ed era uscita con un ghiacciolo alla menta.

Stella aveva pensato al ragazzo che veniva a giocare a flipper, quel Flipper Kid, con la moto Enduro, giacca di pelle, capelli lunghi.

Era un bel pò che non veniva.

Con lui sarebbe fuggita in capo al mondo. Il pomeriggio si era fatto rapidamente sera.

Tutto passa in fretta, non attende nessuna decisione.

Il povero Tango era ormai completamente partito per l’alcool e Stella si era fatta fuori altri due ghiaccioli.

Silenzio, immobilismo, tempo immutabile, passare delle stagioni, vita, morte.

Passion and love and sex and money

Violence, religion, injustice and death

(Pet Shop Boys “Paninaro” 1986)

Albert 5/8/2021

BARBARA STREISAND AND BEE GEES 1980

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

15 thoughts on “STORIE OZIOSE DI BAR DI PERIFERIA DEI CALDI POMERIGGI DI AGOSTO DEGLI ANNI 90 @ Racconti brevi, narrativa, blogtales

    1. Si, qualcosa ho fatto, adesso vado via una decina di giorni per i monti, poi altri 2/3 in Austria, in giro basta non pensare alla scuola e vedere più paesaggi esteri possibili, magari per rimanerci per sempre 🙂 Tu Simo?

        1. Bene. Per fortuna o per condanna faccio parte di un paio di club che organizzano loro tutto e io mi aggrego ahah, minimo impegno massimo guadagno. Se no prendo l’auto e vado a fare lo zingaro all’estero, ho la fortuna di averlo a pochi km, la natura selvaggia da il meglio di sè. Grazie a quei cavolo di green pass di italiani ne vedi pochissimi, meglio che mai 🙂

        1. Già, una decina di giorni…poi qualche altro…poi bisognerà tornare al lavoro, mannaggia l’estate sta volando, è finita 🙁
          Come dice Elettrica il futuro è rosso sangue per niente rivoluzionario (in un vecchio episodio, non ricordo quale ahahah) Ah, quanto ha ragione, dolce rossa 🙁

        2. Marò Albert! Ti prego 🤣 io sono ancora in fase di sfruttamento altro che vacanze.. e ho già l’ansia da inverno (nella mia testa l’autunno non esiste.. è subito freddo😅🙈) La rossa ha ragione ancora una volta 🤣

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