LA BARISTA E GLI STALKER TELEFONICI
STELLA VIENE MOLESTATA AL TELEFONO DEL BAR
La calma della piazzetta della periferia rionale veniva movimentata in vari modi come descritto spesso. Una di queste era le telefonate anonime che la povera Stella si sorbiva ogni tanto.
Mentre era al lavoro dietro il banco a fare caffè, servire amari, birre, sopportare/subire l’infame fumo di sigaretta proveniente dai suoi clienti…
…doveva sopportare anche misteriose telefonate solitamente personaggi maschili che sospiravano, gemevano oppure dicevano frasi poco da gentiluomini camuffandole magari con qualche oggetto sulla bocca.
Servimi la parte più calda di te, portami le tue tette, ti amo, sei troppo bona, bona, topa, troviamoci nel posto XYZ per fare ZYX eccetera…eccetera.
Quelli che oggi si chiamano stalker telefonici all’epoca si chiamavano maniaci, pervertiti, rompiscatole o altri epiteti più o meno volgari.
Quando ciò accadeva Stella si arrabbiava e ci rimaneva male, si incazzava insomma prendendosela con il primo che le capitava a tiro se lo conosceva.
E basta con questo fumo del cavolo, non puoi andare a fumare fuori?
Il flipper tintinnava a tamburo battente.
Stella Stellina passava vicino e con un colpo d’anca lo mandava in TILT. Basta con sto casino. Ma io voglio giocare.
Rimborso della partita e di nuovo casino col flipper.
STELLA SI ARRABBIA E MANDA ALL’INFERNO SUA MADRE AL TELEFONO PER ERRORE
Stella, TELEFONO!
Lei correva come un’indemoniata e aggrediva l’interlocutore con “chi caXXo parla?”
Il fornitore di gelati, la mamma, la nonna o qualche amica. Con tante scuse tutto tornava alla normalità.
Devi staccare il telefono, che te ne fai, paghi solo bollette per due telefonate aveva detto una sera Tango dopo avere fatto il solito pieno di aperitivi.
Facile a dirsi, aveva detto la bionda barista tambureggiando con le dita su uno dei tavolini all’aperto.
Dovrebbero sparire questi telefoni del cavolo e tornare ai segnali di fumo.
I cellulari erano già nell’aria, il telefono fisso qualche anno dopo sarebbe rimasto un lontano ricordo per Stella e per l’umanità.
Albert 12/9/2021
Sono stanco di essere buono e perciò vado all’inferno!
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e povera Stella, però quasi è meglio fare la barista 😉 Notte Alberto
Beh si, considerando che c’erano ancora i telefoni fissi nella narrazione. Mi ricordo di genitori che levavano il telefono di casa per preservare la reputazione delle figliolette ben cresciute dai maniaci telefonici, ahah.
Notte Simona 🙂
😉 😀
Il maniaco del telefono fisso. Mamma mia, capitava eccome.
Ahahah, Kompa come no. S ene sentivano tante di storie di maniaci telefonici ad ogni ora del giorno e della notte. Uno dei rari vantaggi dei cellulari…
Se ti andava bene erano sospiri e aaaaaaa… sennò certe porcherie
Esatto, una mia ex morosa subiva queste prelibatezza e io mi incazzavo come una jena. Col senno del poi se lo meritava quella cretinetti 🙂
🤣🤣🤣🤣…mia madre ci si incazzava come una bestia e sfanculava urlando .. se ci penso mi viene da ridere…
😂😂😂😂 mi hai ricordato di un periodo in cui chiamavano sti tizi con la scusa di fare una visita senologica (al telefono)… immagina puoi 😂
Che tempi!😁
Ma nel tuo ultimo articolo scrivi di una giovane professionista 😉 Il mio post è per vecchiacci come me…mezzi vecchiacci ahah, non so se hai visto l’epoca d’oro, neanche io per dirla il vero.
Entrons avec le cœur dans les boulevards de Paris ! Quel rêve! 😀
Non ho 20 anni Albè😊 così come credo si veda che non ne ho 50.. Sono una giovane professionista perchè sì.. sono ancora piuttosto giovane (e molto fuori dalla fascia 20, ovviamente)
😊 Conosco il telefono a muro.. era anche a casa mia.. Con la rotella grigio.. le cabine.. i bar di legno e il flipper. Cassette etc.. ho la mia età 😊
on va où tu veux.
Je comprends, Red. Puis on a vu plus ou moins les mêmes choses, toi le fameux “tail shot”.
La dernière partie d’une bonne époque. Cependant, on ne sait pas comment se démarque une bonne époque, ce serait un long, long discours !
Bonne nuit, Red! 🙂
Ora puoi tradurre 😉
bonne semaine, “super” professeur… de la part du petit doc…
Comunque.. Buona serata Albert.🌠