IMMAGINI DI FOGLIE ROSSE E CHIOSCHI DI CASTAGNARI NEGLI OCCHI E NELLE STORIE DI RAGAZZE SOGNANTI DI PERIFERIA

 

 

LE FOGLIE DELLA PIAZZETTA SI STACCANO AL VENTO AUTUNNALE.

STELLA RACCOGLIE LE FOGLIE FUORI DAL BAR

L’autunno era arrivato, le foglie con la pioggia e il vento si staccavano dagli alberi della piazza e con mulinelli si ammassavano qua e là agli angoli e nei portoni.

Pure davanti alle vetrate e alla porta dei negozi e dei locali.

Stella stava davanti alla porta del suo bar e con le mani incrociate fissava il mucchio di foglie gialle e ruggini che si era fermato davanti ai suoi piedi.

E dire che le avevo raccolte questa mattina, aveva detto tornando all’interno per prendere la scopa.

Dentro c’erano solo un paio di clienti, uno che giocava a flipper e l’altro che stava seduto a fumare fissando il vuoto con un bicchiere di birra in mano.

Tornata all’aperto, lasciata aperta un pò la porta per fare uscire il fumo di sigarette, era stata colpita da una raffica di vento.

Le foglie si erano alzate in volo come un vortice, un vortice color autunno, una tavolozza volante che portava via i segni della bella stagione.

 

STELLA RICORDA IL CASTAGNARO DELLA PIAZZA

Il sole tardo del pomeriggio era quasi scomparso dietro le case, i lampioni si stavano accendendo.

Stella si era ricordata che una volta c’era un castagnaro che aveva un chiosco di castagne nel centro della piazza.

Lo adorava quell’aroma d’autunno.

Il signore che le arrostiva era sempre stato gentile con lei, ogni tanto le offriva un cartoccio bello caldo. Ora se ne era andato, era morto…chi lo sa.

 

 

Un senso di vuoto riscaldato dalla luce dei fanali le aveva trapassato il cuore.

Presa la scopa si era messa a raccogliere le foglie e metterle poi in un secchio, secchio che poi vuotava in un cassonetto.

All’orizzonte aveva visto quei ragazzi casinisti e litigiosi, tra loro, venire allegramente verso il suo bar.

L’avevano salutata con quei sorrisi belli di chi ha solo una volta 16, 17 anni. Tutto bene, ragazzi?

Anche tu sei una ragazza come noi, aveva detto uno di loro arrossendo subito dopo.

Stella si era messa a ridere e coprirsi la bocca come un’adolescente alle prese col primo complimento.

Il vento spazza i sampietrini della piazza, l’ultimo barlume del crepuscolo è inghiottito dal buio.

 

Albert 2/11/2021

 

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

4 thoughts on “IMMAGINI DI FOGLIE ROSSE E CHIOSCHI DI CASTAGNARI NEGLI OCCHI E NELLE STORIE DI RAGAZZE SOGNANTI DI PERIFERIA

  1. le foglie .. tra le pochissime cose che salvo di questa stagione 😀 che -almeno- un minimo di colore e odore lo ha.. per quella che viene dopo mi astengo.. Richiamatemi a maggio heheeheh. La canzone la adoro da sempre. Ciao Albè!

    1. Le foglie che si staccano in autunno dei grandi ippocastani dei viali inquinati delle città e silenziose dei parchi urbani, la mia città come sintesi 🙂
      A maggio si, prima viene tutta la solfa di Natale, da novembre a metà gennaio 😉

  2. Adoro le foglie d’autunno, mio marito meno visto che a lui di solito tocca la raccolta, e da noi ne cadono molte, tra il vento che le trasporta dal bosco e le nostre querce c’è un bel da fare. Ma i miei cani le adorano, facciamo mcchi e loro ci si infilano dentro quando fa freddo, io ci copro le radici delle piante.

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