Ragazze in bicicletta nella nebbia

RAGAZZE IN BICICLETTA NELLA NEBBIA

 Storie di ragazze emiliane in bici nella nebbia

Ragazze in bicicletta nella nebbia

ELETTRICA CICLISTA SUPERSONICA

Elettrica con un modo di fare lento va a zig zag per la stradina di campagna. Passa un canale, poi un altro, un terzo, un quarto e così all’infinito. 

Nel tardo pomeriggio la foschia e la nebbia tornano ad alzarsi nei pioppeti della bassa pianura.

Da queste parti va così, la Ele non ci fa sicuramente gran caso, ci è nata e ci è abituata.

Ci si abitua a tutto, anche a fare la guerra in mezzo alla giungla, a fare sempre l’amore o non farlo mai. Dipende.

Forse la sua guerra è proprio là, non serve scomodare i grandi del passato. Non sarà mai una Guevara donna, i tempi cambiano e così le idee di rivoluzione.

Le rivoluzioni sono ideali magnetici. La calamita con l’età perde un pò la forza attrattiva.

Storie di ragazze emiliane in bici nella nebbia

Racconti di ragazze in bicicletta per la pianura

Elettrica si ferma sul ciglio, vede un sasso e da un calcio. Il sasso decolla verso l’alto e poi cade nelle acque ferme di un canale. Le onde circolari si allargano, poi tutto ritorna al silenzio.

Una pedalata e via, adesso con più lena, alè che arriva il buio. Una macchina può travolgermi, un maniaco può rapirmi.

Elettrica si ferma di nuovo e si liscia la lunga treccia rossa fissando la nebbia. Mica male l’idea del maniaco che mi rapisce e poi…poi…

Un altro sasso, un altro calcio. Il sasso supera il canale e finisce tra le foglie secche.

Elettrica torna a pedalare, deve farsi la cena da sola. Forse la vicina arriva con qualcosa. Ele scroccona.

Quando la vicina porta qualche buona cosa da mangiare va sempre bene, quando viene per raccontare le sue paturnie mai.

Il cinguettio degli uccelli si fonde col suono patinato della nebbia

Il campanile suona le cinque.

Il buio scende e divora ogni cosa. Elettrica china la schiena e preme sui pedali.

Via!

Albert 25/11/2021

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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