L'ANNO NUOVO MI INNAMORERÒ

L’ANNO NUOVO MI INNAMORERÒ DEL PRIMO CHE CAPITA

 

L’ANNO NUOVO MI INNAMORERÒ

DEL PRIMO CHE CAPITA

L'ANNO NUOVO MI INNAMORO DEL PRIMO CHE CAPITA

L’ANNO NUOVO MI INNAMORERÒ DEL PRIMO CHE CAPITA

Sedute al tavolino del solito BAR STELLA, in un pomeriggio di nebbia fitta, i terribili ragazzi della scadente 5B del liceo scientifico D.A. si godevano gli ultimi giorni di libertà prima di tornare nella fogna scolastica.

Vale, Michela, Katja, Francesco e Piero si dividevano tre birre da mezzo in cinque, la miseria non perdonava a 17 anni.

Insomma a capodanno vi siete divertite, girls? Aveva chiesto il bel Piero con i capelli sparati in aria da un kilo di gel.

VALENTINA VUOLE INNAMORARSI

Io si, aveva detto Vale sorridendo, io circa la Katia, io no la Michi. Sono dovuta andare con i miei genitori e quella palla al piede di mia sorella al lago dagli zii, aveva proseguito.

Avrei ucciso mio cugino, si era messo a dire che Vasco era un inutile tossico. La tua Toffee ti difenderà sempre, aveva detto poi con le mani rivolte al cielo.

Piero si era messo a ridere e, dopo avere sentito il programma di capodanno della Katia aveva chiesto lo stesso alla Vale. Vale aveva sorriso e si era messa a ridere come una bambina di cinque anni. Io ho visto l’amore della mia vita e…

BUMMM avevano detto in coro Michi e Katja…

Vale aveva fatto un gesto della mano, come dire ZITTE SCEME, e rivolta sempre al bel Piero, attitudine post punk, aveva detto che non gliene fregava nulla se non era stata corrisposta.

Quest’anno troverò l’amore, anche nel primo che capita! BUMMMM, di nuovo le due compagne di classe. Katja, sorseggiando la birra ad occhi chiusi, aveva sentenziato…

Il primo che capita ti prende, ti violenta, ti lascia incinta e poi scappa. I tuoi ti sbattono fuori di casa appena diventi maggiorenne e vai ad accudire il figlio dalle suore. Poi non ti filerà più nessuno, sarai sola e ti ucciderai per la disperazione.

IL FIGO MI PORTERÀ NEL SUO REGNO CON UN UNICORNO BIANCO

L'ANNO NUOVO MI INNMORO DEL PRIMO CHE VEDO

Michela era scoppiata a ridere mentre si accendeva l’ennesima sigaretta, Francesco aveva alzato le spalle, Piero non aveva detto nulla, Valentina si era messa a riflettere.

Pessimista ma possibile aveva detto tambureggiando le dita sul tavolino. Oppure trovo il figo che mi porta sul castello fatato con l’unicorno bianco.

Altre risate.

Stella, la barista, sentendo tanta allegria si era avvicinata. Bello vedere la gente ridere, ragazzi.

Ridiamo per i deliri della nostra amica, aveva detto la Toffee dando una gomitata a Valentina.

Stella aveva sorriso in una maniera che avrebbe fatto innamorare anche un muro ed era tornata al lavoro.

Nel sogno l’unicorno bianco viene a rapire i sognatori per il mondo di cristallo.

 

Albert 4/1/2022

ALAN SORRENTI “ARIA” 1972

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

6 thoughts on “L’ANNO NUOVO MI INNAMORERÒ DEL PRIMO CHE CAPITA

    1. “Aria” di Sorrenti oltre ad essere un ottimo disco PROG è il suo vero capolavoro. I suoi dischi pop da figlio delle stelle, non mi piacciono granchè. Spero sia stato un buon sogno realizzato 🙂

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