Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora
14 thoughts on “ADDIO CARA VECCHIA OSTERIA”
No! Che tristezza. Questo Stato sta uccidendo tutti, anche i nostri punti di riferimento, le vite, le nostre quotidianità.
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No! Che tristezza. Questo Stato sta uccidendo tutti, anche i nostri punti di riferimento, le vite, le nostre quotidianità.
Ultimamente una cara e vissuta osteria ha chiuso definitivamente. Una mia riflessione a questi tragici eventi….
Ti capisco… anche io ho visto negozi storici chiudere. Che desolazione
Eh già, ormai i locali storici sono più o meno scomparsi e quelli che sono rimasti o sono bar cinesi oppure sono cambiati completamente
Cinesi per lo più.
Eh già. là si trovano ancora prezzi ragionevoli, altrove ti prendono per i collo, mannaggia
É così…
Però le vecchie osterie erano ben altra cosa. Quelle che oggi si spacciano per tali sono dei pseudo ristoranti
Si che ricordi, dall’Omo a Roma era fantastica. Ci andava pure Pasolini, pensa tu!
E oggi esiste ancora? Beh Pasolini era uno che se ne intendeva
E pure io. Ancora resiste. Bene o male
Meno male, almeno qualcosa resiste!
Io non ne vedo più…l’ultima che resisteva è stata chiusa 10 anni fa, era in un quartiere popolare di Roma.
Già di osterie con la O maiuscola ce ne sono sempre meno e sicuramente non come quelle di una volta. Belle fumose e piene di personaggi bizzarri