STRADE DI PERIFERIA DI NOTTE

STRADE DI PERIFERIA DI NOTTE

Quando noi ragazzi della compagnia della VB del liceo dovevamo tornare a casa, specie in inverno con le strade semi buie del quartiere, era per qualcuno un vero dramma.

Per rincasare, molte di noi, dovevano passare accanto ai giardini pubblici e questo creava loro molta ansia perchè si raccontavano certe storie su quei luoghi poco raccomandabili.

Pervertiti che molestavano le ragazze, gente equivoca, tossici che cercavano di vendersi per la roba.

Di giorno ci si ritrovava, li si frequentava, li si attraversava per raggiungere la piazzetta e il vicino e amico bar della Stella. Ma di notte…

DI NOTTE NEL PARCO CI SONO MANIACI SESSUALI

Un tardo pomeriggio di gennaio con tanto di buio precoce e nebbia, dopo le solite chiacchiere con gli amici, Katja era rimasta sola con Stella a parlare di problemi giovanili.

La bionda e bella barista ad un certo punto aveva però suggerito alla petulante ragazza della 5B che forse era il caso di tornare a casa perchè negli ultimi tempi erano girate strane storie di molestie sessuali da quelle parti.

Katja aveva alzato le spalle cercando di fare la spavalda ma Stella le aveva suggerito di non prenderla alla leggera.

STRADE DI PERIFERIA DI NOTTE

PASSEGGIANDO NELLE BUIE STRADE DI PERIFERIA DI NOTTE

Katja si era diretta verso casa, oltrepassando la piazzetta e camminando vicino il parco.

La spavalderia le era passata in fretta vedendo persone entrare e scomparire negli ingressi del parco, inghiottiti dalla nebbia.

Come mangiati da un magico passaggio verso chissà quale dimensione.

Che stupida, si era detta, potevo andare via con Piero e Michelina.

Ma chi tentenna accetta la conseguenza che ne deriva.

KATIA E IL BUIO DELLE STRADE DI NOTTE

I fanali della strada proiettavano un fioco lume che non illuminava granchè, la nebbia non aiutava.

Ed ecco, davanti a lei un’ombra traballante o così le era parso. Hai una sigaretta? Hai due soldi? Una voce ubriaca dall’oltretomba.

Una mano le se appoggia sull’elegante giacca bianco neve che sua madre aveva preso a rate.

Katja vorrebbe dargliene una ma la paura la paralizza.

Poi come spinta da una forza primordiale supera l’ombra che la manda a quel paese, cammina veloce, fiato corto. Paura, angoscia.

Ci sono i maniaci sessuali al parco, aveva detto la Vale quella mattina a scuola, dobbiamo stare attente.

ATTENTE ATTENZIONE. LA MAGGIORE ETÀ CI DISTRUGGERÀ

l mondo dell’ignoto e del pericolo passa per le strade di notte. Le strade di periferia si popolano di altre forme di vita.

La sicurezza della certezza si ferma davanti alla nebbia. 

Albert 28/1/2022

 

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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