SEI UNA LUCE NEL BUIO

   10 Febbraio 2022  6 commenti su SEI UNA LUCE NEL BUIO  Posted in Avventure di ragazze di provincia, Avventure di scuola negli anni 80, Avventure scolastiche, Bar di periferia e ragazzi negli anni 80, Gioie problemi e ansie di ragazzi di perifeira, La periferia italiana negli anni 80, Narrativa italiana e racconti brevi di giovani di provincia, Racconti degli anni 80 e 90, Racconti di bar di periferia e ragazzi degli anni 80, Racconti di compagnie nelle periferie italiane negli anni Ottanta, Ragazze sognatrici innamorate di periferia, Solitudine giovanile di provincia, Storie di bar di periferia, Storie di ragazze di periferia, storie di ragazze di provincia Tagged , , , , , , , , , , , , , , , ,

SEI UNA LUCE NEL BUIO

La scuola come una fila di croci senza nome, le nebbia come unica realtà

L’inverno particolarmente nebbioso e umido non aveva lasciato molte speranze di vedere la luce del sole nella piazzetta principale del nostro rione periferico. 

Non succedeva niente di nuovo, le novità della vita erano merce RARA se non impossibile.

La nebbia stava alla piazza padana come la pianura Padana stava alla nebbia. 

Si andava a scuola, ci si preparava psicologicamente per l’esame di maturità.

La maturità, che parola impegnativa per noi ragazzi, alcuni sentivano questo traguardo come un trampolino di lancio verso una vita piena di libertà, successo.

Altri pensavano l’esatto contrario ma…

Ormai mancavano pochi mesi.

Una serie infinita di croci di un immenso fottuto cimitero, aveva brontolato la Michelina nella pausa sigaretta nel bagno femminile del liceo. Una camera a gas.

Mi piace quest’affermazione aveva replicato la Katja ridendo, molto reale.

Michela aveva sorriso spegnendo la sigaretta sotto il tacco dei suoi stivali a punta.

Torniamo in classe, c’è quella rogna di latino.

 

STELLA NELLA NEBBIA

Stella osservava la nebbia piena di smog sulla porta del suo bar.

Sentiva la nebbia entrarle nel corpo, infiltrarsi nei capelli come la spirale della Medusa.

Tango, il suo cliente più affezionato, le era venuto accanto come un fantasma e dopo avere acceso un sigaro, SEI UNA LUCE NEL BUIO.

Stella sei una luce.

Stella Stellina aveva boccheggiato aspirando così una grande quantità di nebbia, nebbia inquinata.

Si era messa a ridere, il vapore del suo respiro mischiato a quello della nebbia.

Ma va là, che cavolo dici, bevi troppi amari il mattino. Tango non aveva replicato limitandosi a soffiare aroma acre di Toscano nella nebbia fitta.

La nebbia divorava la piazza, le anime degli abitanti, gioie e dolori.

Il mostro divorava la pianura.

La fiaccola dell’anarchia.

Albert 10/2/2022

 

 

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Author: Povertà 🌟 Ricchezza
Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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