PUNK GIRL IS NOT DEAD
IN 5B sotto il segno del Punk
Sotto la camicia niente anzi si. Mentre Erika, la nostra compagna di classe continuava a venire a scuola vestita come una reginetta a luci più rosse che bianche, la Deborah, quella che sapeva leggere il futuro, con maglioni dai colori eccentrici, la nostra amica e compare Michelina, la Toffee di Vasco, si era presentata una mattina vestita in maniera del tutto nuova.
Jeans attillati, anfibi rossi, capelli biondi sparati in aria col ge e maglia col cappuccio col celebre logo del PUNK IS NOT DEAD rosso su sfondo nero.
TADANN aveva detto la ragazza terribile ai suoi compari di merende vicini di bando e di bagordi del sabato pomeriggio ai giardinetti comunali e al bar Stella.
Piero, il Checco, la Vale e la Katja si erano radunate attorno a lei per ammirare la figaggine della loro socia un pò fuori di testa.
Secondo me è poco femminile, aveva detto Vale perplessa. Ganza, figa, avevano detto i due boys. Camaleontica, aveva detto la Katja passando con l’indice la A di anarchia del logo della felpa. La prof ti guarderà male aveva detto poi ridacchiando.
Chi se ne frega, risposta secca con alzata di spalle.
La prof aveva infatti guardato di storto la nostra Toffee durante tutta la mattina, la Toffee aveva fatto finta di fregarsene ma sotto sotto si era cominciata a sentire a disagio…
ERIKA LA YUPPIE SUL PUNK
PUNK GIRL IS NOT DEAD
Erika la snob durante il riposo, alla fine della solita sigaretta al bagno delle ragazze, aveva fissato la Michi con sarcasmo.
Michi aveva fatto finta di non vederla, quella stronza.
Sei una dura, Michelina le aveva detto fissandosi le unghie laccate di rosso fuoco zoccola, mi fai quasi paura.
Michelina l’aveva invitata a farsi i cavolacci suoi. L’abito non fa il monaco carina, aveva detto Erika ridendo, fai la dura per finta, alla fine sfigata squattrinata rimani.
Divertiti pure con i tossici al parco. Michelina Toffee neo PUNK avrebbe voluto gonfiarla di botte ma la vendetta andava gustata con calma.
Prima o poi l’avrebbe attesa fuori da scuola, in qualche angolo buio con una cintura borchiata in mano.
Prima o poi…prima o poi…poi…MAI!
Albert 20/3/2022
¿Cuál es tu reacción?

Feliz
0

Alegre
0

Da igual
0

Enojo
0

Tristeza
0
Non si apre ..uffa
Davvero? Cavolo…
Ho sempre adorato i punk … Pure quelli a bestia. Ma tra diventarlo ed esserlo ce ne passa
Beh c’erano i veri punk, che io non ho conosciuto perchè ero piccolo e i nuovi finto punk degli anni 90 che erano fighetti che facevano i duri con il grano in tasca. Radical chic…
Punk a bestia non so, non ho mai avuto a che farci 🙂
È così in effetti, per la maggior parte solo un trend.
Infatti. Il vero punk era quello dei 70, in U.K. là c’era il vero disagio e loro erano incazzati sul serio. Poi quando anche là si è fatto moda e modello di guadagno per le case discografiche si è sgonfiato di colpo e addio
si mercifica tutto, purtroppo
Dove si vede il business si…
già
Nella mia scuola superiore di punk non ce n’era l’ombra. Era una scuola “gabber” ma solo nell’abbigliamento e nella musica.
Una scuola.gabber? 😊 What is this? Cmq anche ai miei tempi non c’era nessun punk al massimo lo ascoltavano
E tu che musica ascoltavi? 🙂
Mi piaceva molto la new wave e il new romantic ☺️
Per un periodo ho indossato abiti e tagliato i capelli simil/punk, poi ci ho ripensato, mi mancava l’anima del genere. E o lo eri o no, non ci poteva essere una via di mezzo.
Tanti lo facevano solo per apparenza, come la tizia del racconto. Poi era una tizia qualunque…l’apparenza appare e non resta 😀