CONFESSIONI NOTTURNE

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Stella e la pulizia del cesso del bar

Stella chiudeva il bar attorno alle nove di sera. Arieggiava i locali spesso pieni di fumo, all’epoca ancora si fumava nei bar, puliva la macchina del caffè, lavava il bagno.

Agli occhi di una ragazza di 26 anni con una laurea in giurisprudenza in tasca e molti…qualche sogno in da realizzare prima di diventare un’acida bisbetica, il cesso era la parte più dura da sopportare.

Le sue candide manine dentro guanti da lavoro e la ramazza per pulire per bene chi la faceva fuori, accidenti a lui.

Quelli la facevano sempre fuori, pisciavano fuori. Che gli cascasse l’uccello, brontolava tra sè Stella Stellina. Ghigno perfido, tagliarglielo con la mannaia, tanto per quello che gli serve.

Finite le pulizie, stanca morta, si spengono le luci dello spettacolo, lo show del bar è chiuso ragazzi.

Si spengono i giochi, il flipper e quel nuovo gioco fantasy che aveva preso il posto del vecchio Pacman. Pacman aveva finito di correre dietro ai fantasmi, almeno dentro il suo bar.

PAROLE ALLO SPECCHIO RIFLESSO

CONFESSIONI NOTTURNE

Si era guardata allo specchio dietro il bancone. Il suo riflesso sembrava fare di testa sua e parlare con voce propria.

Sei una povera fallita, le aveva detto con le mani sui fianchi. Quanto tempo devi perdere in questo bar da emarginati?

LA STAZIONE DELLE GRANDI OCCASIONI È LONTANA NELLA NOTTE

Altrove la vita dona grandi consolazioni se sai prendere il giusto treno alla stazione della grandi occasioni.

La “vera” Stella si era data un pizzicotto sulle chiappe e aveva fatto un piccolo salto. il suo riflesso aveva fatto uguale.

Allucinazioni, aveva pensato andando dietro al banco.

Si era versata un bicchiere di liquore di limoni e se lo era scolato in un fiato lanciando il bicchiere a terra. Tiè, al diavolo pulirò domani!

La stazione del treno delle grandi occasioni stava là fuori nella notte, la notte delle grandi occasioni? Stella non poteva dirlo, non importa.

 

Albert 30/3/2022

 

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

11 thoughts on “CONFESSIONI NOTTURNE

  1. Il treno delle grandi occasioni passa pochissime volte e se non si riesce a “salirci al volo”… ehhh, si finisce sempre con il restare con l’amaro in bocca e qualche rimpianto.

      1. Che bella quest’immagine, 🥰🥰🥰. Il treno è lì, pronto ad averci a bordo e a noi non resta che afferrarlo al volo. Mi piace molto questa tua interpretazione, 👍👍👍👍.

  2. Este relato a pesar de la traducción se entiende perfectamente, El tren espera pero tiene un horario que cumplir, si lo perdemos luego estaremos el resto de nuestra vida lamentándonos…. ¿O no?

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