UN VIAGGIO IN TRENO NEL TEMPO
Non esistevano smartphone, nemmeno i cellulari, i più fortunati avevano un walkman e una scorta di batterie per affrontare il viaggio verso mete conosciute o sconosciute.
Ogni viaggio è un mondo a sè, non si sa mai cosa succede durante il tempo percorso.
Si partiva e si arrivava quando si arrivava.
Si parlava, ci si guardava negli occhi e in estate il sedere si attaccava al fondo incandescente delle poltroncine.
Se si era in pantaloni corti era un dramma, le gambe si attaccavano alla finta pelle e si sudava alla grande.
Non c’era aria condizionata, la gente fumava sigarette nelle carrozze, ti fumava davanti, dietro e di fianco.
Si tenevano i finestrini aperti per fare entrare aria, aria di viaggio, di terra, di pioggia, di mare, di boschi.
Alla prossima stazione si scende, un ultimo saluto ai compagni di viaggio, di carrozza
con i quali non era raro scambiare qualche parola. Non era importante se non ci si sarebbe visti mai più.
Le persone vanno e vengono come una ruota, nessuno è indispensabile, ma il cuore non dimentica.
Albert 11/6/2022
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Sento il odore in questi treni. Grazie alle tue parole. Da noi si chiamava “D-Zug”, quel treno lì che descrivi. E no, non avevamo nemmeno uno walkman. 😂
Vielen dank Anke 😊 senza aria condizionata questi viaggi erano tragici ma si leggeva molto altro che telefoni, altro che walkman, erano troppo costosi 😉
Ho fatto incontri incredibili su quei treni, viaggi allucinanti, ma ero spensierata.
Poi ho comprato la 500…