ULTIMO DOMICILIO CONOSCIUTO

ULTIMO DOMICILIO CONOSCIUTO

Noi che siamo tanto amici sua a scuola che fuori da quella fogna dovremmo andare a vivere tutti assieme quando saremo maggiorenni ovvero prestissimo.

Fuori dal solito covo del bar Stella, i ragazzi terribili della 4B del liceo classico parlavano di futuro, un futuro assieme.

Andrea e Franz avevano annuito, che figata di idea, una vita sempre assieme.

Le ragazze si erano guardate e si erano messe a ridere.

Eh certo, magari ci mettiamo assieme uno con l’altro a tempo stabilito cosi puoi scoparci a turno. Risate e pacche sulla spalla.

I soliti maniaci!

Dai, un bell’appartamento qua in periferia canaglia e lo chiamiamo Ultimo domiciliò conosciuto aveva detto Michelina scroccando la solita birra al ricco Frankie lo yuppie.

Katja aveva fatto le corna.

Stai parlando del cimitero, quello è l’ultimo domiciliò.

Ma nooo capra, parlo di una canzone di Vasco. Katja aveva alzato le spalle poco convinta.

Poi chi dice che finita la scuola saremo ancora amici o avremo voglia di vederci?

Pessimista, aveva replicato Andrea. Realista, aveva ribadito Katja scroccando a sua volta birra. Dobbiamo pensare in anticipo alla nostra amicizia.

È un sentimento strano.

Una fantasia incredibilmente romantica.

Forse un’utopia.

A Maurizo Solieri e alla Steve Rogers Band

Albert 22/7/2022

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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