UNA VITA DISPERATA SENZA LA SCUOLA

Andrea cammina nei labirinti tossici UNA VITA DISPERATA SENZA LA SCUOLA

Andrea cammina nei labirinti tossici

Il nostro compagno di classe Andrea aveva abbandonato la scuola a metà della Terza per incompatibilità con l’ambiente.

Si era rotto le scatole di tutte quelle regole, compiti, restrizioni e richiami vocali delle prof stronze.

Mi sono rotto, ho detto a mia madre che mollo tutto e vado a lavorare. VADO A LAVORARE!

NELLA GALERA DEL SISTEMA

Il nostro amico Francesco era rimasto molto rammaricato perchè voleva bene ad Andrea e sapeva che, colpa il suo carattere non sarebbe andato lontano.

Katja, Vale e Michy si erano congratulate con lui invece per la sua SCELTA RIVOLUZIONARIA anti scolastica e ANTI SOCIALE.

Sei libero di fare quel cavolo che vuoi, che fortuna. A noi ci tocca rimanere nella GALERA DEL SISTEMA.

UNA VITA DISPERATA SENZA LA SCUOLA

Andrea cammina nei labirinti tossici

QUELLO CHE SI PENSA BENE FINISCE MALE

Andrea, mollata la scuola, dopo un primo tentativo di cercare lavoro, ma il lavoro era scarso per un giovane ragazzo del proletariato di periferia.

Liti a casa per una scelta barbina, baruffa, incomprensione.

NON MI CAPISCI NESSUNO MI CAPISCE!

Andrea trovò la risposta a quello che andava cercando nei gruppi di sfaccendati dei giardinetti che bighellonavano senza meta e senza trovate uno scopo alla loro esistenza che non fosse bagnata, fumata e bianca.

Fumata hashish, fumata coca, fumata bianca, respirata bianca come la neve candida che vedeva da bambino nelle gite con i suoi in montagna. BIANCA IMMACOLATA, effetto immediato.

Col tempo un pò di più, si sa l’assuefazione…

UNA VITA DISPERATA SENZA LA SCUOLA

Noi lo avevamo cercato, lo portavamo con noi fuori da scuola, al bar della bionda Stella Stellina ma Andrea aveva capito che la cumpa dei giardinetti sfaccendati era migliore della nostra.

Andrea si era perso in uno strano labirinto e non voleva tornare indietro.

Noi non potevamo farlo e infatti dopo un pò lo avevamo lasciato alle sue ferree convinzioni. Tornerà prima o poi, aveva detto il Franz, non tornerà aveva detto la Vale scuotendo la testa mora ricciolina.

Si è perso e non sa e non vuole tornare.

Albert 22/10/2022

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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