CI VEDIAMO IN PIAZZA DOMANI

CI VEDIAMO IN PIAZZA DOMANI

CI VEDIAMO IN PIAZZA DOMANI
CI VEDIAMO IN PIAZZA DOMANICI VEDIAMO IN PIAZZA DOMANI

Un giorno di dicembre,.un sabato pomeriggio, i nostri compagni di classe Michelina e Piero si erano incontrati per caso non lontano dal solito bar Stella.

Si erano quasi scontrati all’angolo del viale alberato e cupamente addobbato di luci scadenti di Natale.

Si erano fissati come se non si fossero mai visti prima. Michy aveva tolto le cuffie dalle orecchie e si era passata una mano tra i lunghi capelli biondi e ricci.

Belli, come bella è la primavera della vita.

Piero, indossava i soliti abiti griffati da gran figo quale era. Ricco e figo il primo, figlia del tranviere e di media borghesìa ła seconda.

Lui aveva fatto un cenno con gli occhi come un saluto silenzioso cordiale e complice. Lei aveva sbattuto le ciglia aspettando immobile.

Ma l’attesa era durata un istante di imbarazzante tensione timida. Poi Piero le aveva preso una mano, lei aveva lasciato fare.

CI VEDIAMO IN PIAZZA DOMANI

Le luci del bar Stella erano dietro le loro spalle, mano nella mano avevano proseguito lungo il viale dei platani, spoglio e poco natalizio.

Ci vediamo domani in piazza? Vediamoci e così dopodomani e domani l’altro.

Albert 13/12/2022

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Sono un insegnante, attratto dalla cultura e dall'underground urbano e la sua musica, la periferia e le sue sfumature sociali, dal disagio sociale e la tematica giovanile. Amo la Natura, la letteratura del Novecento europeo, le avventure per ragazzi, i tramonti sulle valli e sulle lagune del mare d'inverno, le montagne, la neve, i boschi, il silenzio dove pensare, meditare, suonare e creare musica, collezionare dischi e libri, scrivere qualche riga qua e là su temi giovanili, personaggi femminili tragicomici e un po vintage, perchè mi piace così. Ad maiora

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