UNA LUCE SULLA COLLINA

…scende così erta del monte una scaletta…il mare sterminato è sotto.
Così recita Umberto Saba e recita bene perchè i paesaggi visti dalle erte sono così immensamente grandi e lontani come i pensieri che entrano quando il buio della sera impreziosisce la vita di emozioni come mari sterminati.
E la memoria e i ricordi e i desideri che non si sono avverati e le persone che vorresti accanto e non ci sono e tutto in un vortice che porta a camminare e camminare senza volere fermarsi mai perchè…
…il gioco tormentato dei pensieri è un ritmo che tiene il tempo della clessidra dell’esistenza, batte…come un metronomo…tieni il tempo che se ne va correndo su per quest’erta.
Quanti anni prima l’avevo percorsa? 10? 30? Chi se lo ricorda, quanta acqua è passata sotto i ponti, quante strade percorse, ciottoli remoti di spiagge immaginarie, sentimenti che non si sono avverati, fuochi che dovevano durare anni e invece si sono spenti subito…
Il lampione illumina l’erta in strani passaggio, tutto è strano ma se non è strano forse non piace.
Albert73
5/11/2023

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